BMW Boxer Racer by SMC
La nuova di casa SMC sembrerebbe confermare che, molto spesso i costumizzatori sanno osare: i quattro cilindri della S 1000 RR lasciano il posto al tanto amato boxer, dando così vita a una moto davvero unica. Il bicilindrico tricolore però, non è il solo particolare utile a distinguere la supersportiva “made in Italy” dalla sorella tedesca…
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Fuoriserie
La tedesca made in Italy
Cos’ha in comune con la S 1000 RR dalla quale deriva? davvero poco… Della creazione firmata dalle officine SMC, Simone Conti Motorcycle infatti, il primo particolare che salta all’occhio e che sicuramente, oltre a darle il nome, serve a distinguerla dall’originale, è proprio quel motore boxer che, artisticamente dipinto da Alessandro Bonetti della Bonny Arts Factory, spunta da una carena completamente ridisegnata. Guardando bene però, si nota, oltre ai due cilindri BMW, anche una coda molto diversa, più corta e rivolta verso l'alto, realizzata con il fine di donare alla supersportiva un carattere ancora più estremo grazie anche ai diversi particolari totalmente in carbonio.
Chiaramente, così come il motore, anche l’alloggio dello stesso è stato modificato: il bicilindrico raffreddato ad aria/olio infatti è stato inserito all’interno di un nuovo telaio rinforzato in alluminio. Cambia, e di molto, anche l’anteriore della moto: spariscono infatti il doppio faro e gli inconfondibili estrattori dell’aria a “branchia di squalo”, lasciando il posto ad un cupolino più affilato e, ovviamente, ai cilindri contrapposti. Parafango anteriore in carbonio e sella “minimal” sottolineano, infine, la vocazione racer della BMW.
Cos’ha in comune con la S 1000 RR dalla quale deriva? davvero poco… Della creazione firmata dalle officine SMC, Simone Conti Motorcycle infatti, il primo particolare che salta all’occhio e che sicuramente, oltre a darle il nome, serve a distinguerla dall’originale, è proprio quel motore boxer che, artisticamente dipinto da Alessandro Bonetti della Bonny Arts Factory, spunta da una carena completamente ridisegnata. Guardando bene però, si nota, oltre ai due cilindri BMW, anche una coda molto diversa, più corta e rivolta verso l'alto, realizzata con il fine di donare alla supersportiva un carattere ancora più estremo grazie anche ai diversi particolari totalmente in carbonio.
Chiaramente, così come il motore, anche l’alloggio dello stesso è stato modificato: il bicilindrico raffreddato ad aria/olio infatti è stato inserito all’interno di un nuovo telaio rinforzato in alluminio. Cambia, e di molto, anche l’anteriore della moto: spariscono infatti il doppio faro e gli inconfondibili estrattori dell’aria a “branchia di squalo”, lasciando il posto ad un cupolino più affilato e, ovviamente, ai cilindri contrapposti. Parafango anteriore in carbonio e sella “minimal” sottolineano, infine, la vocazione racer della BMW.
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