Bimota: la nuova proprietà è svizzera
Dopo dieci anni sotto la guida dell'ing. Roberto Comini, la casa romagnola passa di mano e finisce all'estero: il nuovo proprietario è svizzero e promette subito nuovi investimenti. La produzione rimarrà a Rimini
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La nuova proprietà parla ticinese
Esattamente 40 anni fa nasceva la Bimota HB1, prima moto completa della casa romagnola basata sulla Honda CB 750 Four. La casa riminese (Bimota è l'acronimo delle iniziali dei cognomi dei soci fondatori, Bianchi, Morri e Tamburini) ha vissuto parecchie vicissitudini e questo compleanno segna una nuova svolta della sua storia. Già quest'estate era trapelata la volontà da parte dell'ingegnere milanese Roberto Comini, attuale proprietario, di passare la mano, una volta risollevate le sorti del marchio dopo il fallimento del 2001. La casa parlava della nuova proprietà come “elvetica per ragione sociale, ma italianissima nelle persone al comando”, pur non facendone ancora i nomi. Ora che il passaggio di consegne si è concluso sappiamo tutto: il 30 agosto 2013 Bimota è stata ceduta a Marco Chiancianesi, un uomo d'affari italiano ma attivo in Svizzera nel settore immobiliare e in quello finanziario. Chiancianesi è un grande appassionato di moto, e soprattutto di corse, tanto da aver anche partecipato personalmente al CIV (il Campionato Italiano Velocità). La volontà della nuova proprietà è quindi quella di procedere quanto prima a un rilancio del marchio, mettendo in produzione al più presto i nuovi modelli presentati al Salone della moto di Milano l'anno scorso. Restano quindi confermati gli accordi con BMW e Ducati che forniscono i propulsori per le moto ad alte prestazioni della factory romagnola. La sede legale di Bimota è ora a Lugano, quella amministrativa e produttiva invece rimarrà a Rimini, dove Bimota è sempre stata.
Esattamente 40 anni fa nasceva la Bimota HB1, prima moto completa della casa romagnola basata sulla Honda CB 750 Four. La casa riminese (Bimota è l'acronimo delle iniziali dei cognomi dei soci fondatori, Bianchi, Morri e Tamburini) ha vissuto parecchie vicissitudini e questo compleanno segna una nuova svolta della sua storia. Già quest'estate era trapelata la volontà da parte dell'ingegnere milanese Roberto Comini, attuale proprietario, di passare la mano, una volta risollevate le sorti del marchio dopo il fallimento del 2001. La casa parlava della nuova proprietà come “elvetica per ragione sociale, ma italianissima nelle persone al comando”, pur non facendone ancora i nomi. Ora che il passaggio di consegne si è concluso sappiamo tutto: il 30 agosto 2013 Bimota è stata ceduta a Marco Chiancianesi, un uomo d'affari italiano ma attivo in Svizzera nel settore immobiliare e in quello finanziario. Chiancianesi è un grande appassionato di moto, e soprattutto di corse, tanto da aver anche partecipato personalmente al CIV (il Campionato Italiano Velocità). La volontà della nuova proprietà è quindi quella di procedere quanto prima a un rilancio del marchio, mettendo in produzione al più presto i nuovi modelli presentati al Salone della moto di Milano l'anno scorso. Restano quindi confermati gli accordi con BMW e Ducati che forniscono i propulsori per le moto ad alte prestazioni della factory romagnola. La sede legale di Bimota è ora a Lugano, quella amministrativa e produttiva invece rimarrà a Rimini, dove Bimota è sempre stata.
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Gli svizzeri no!
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... Benelli ai cinesi, nel gruppo Piaggio ci sono anche i francesi. Per ora, 100% italiani è rimasto solo Beta e Borile?
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Anche la Quadro si é trasferita in Svizzera, a Vacallo. Dicono per liberarsi dalla burocrazia e dal soffocante fisco lombardo.
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