BikeMi, in arrivo 1000 bici elettriche
Presentato il piano per potenziare il servizio di bike sharing di Milano grazie all’arrivo di mille e-bike che saranno operative da fine aprile. In programma pure l'estensione della rete di stazioni, delle ciclabili e l’arrivo di una app per gestire abbonamento e noleggio delle bici
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Green Planet
Tutto pronto per l'Expo
Saranno mille le bici a pedalata assistita del BikeMi, il bike sharing di Milano, che a fine aprile (prima dell'inizio dell'Expo) diverranno operative nel capoluogo lombardo. Si tratta di e-bike sviluppate da Clear Channel, gestore del servizio, sulla base delle biciclette già utilizzate da BikeMi, saranno equipaggiate con motore anteriore da 250 W e batterie agli ioni di litio da 432 Wh con autonomia stimata di 55-65 km e studiate per resistere 300 cicli di ricarica completi. La dotazione comprende il display a LED con indicazione della carica della batterie, freno anteriore a disco, trasmissione a cardano, sella molleggiata, copertoni rinforzati, campanello, cestino e luci, con quella posteriore attiva anche in frenata. Per evitare i furti ci sono viti antivandalo e sistema GPS inserito nel telaio per la localizzazione dell'e-bike. La flotta elettrica si aggiunge alle 3.600 biciclette tradizionali già operative e potrà contare anche su 70 nuove stazioni, 44 attivate entro maggio lungo il percorso che collegherà il centro storico con l'Expo. Strutture progettate per essere semplici da installare e, soprattutto, da rimuovere: finita l'Esposizione Universale è previsto un ricollocamento delle stazioni in città. Le nuove stazioni ospiteranno sia bici “muscolari” sia e-bike e non saranno dotate di sistema per la ricarica: il “pieno” verrà effettuato direttamente dal gestore. Viceversa gli “stalli” forniranno le istruzioni in dieci lingue, informazioni sullo stato di ricarica delle batterie (se inferiore al 30% non sarà possibile prendere la ebike), l'identificativo NFC (per pagare col cellulare il noleggio e ricevere informazioni di ogni tipo) e il codice QR per scaricare l'app di BikeMi disponibile per tutti gli smartphone da maggio. L'applicazione consentirà di abbonarsi al servizio, controllare la disponibilità di bici e stalli liberi nelle stazioni e verificare il tempo di utilizzo, i chilometri percorsi, la CO2 risparmiata e il costo del nolo, che sarà diverso da quello delle bici tradizionali. Per le e-bike è prevista una tariffa a consumo di 0,25 euro per i primi 30 minuti, di 0,75 euro per 60 minuti, 1,75 euro per 90 minuti, 3,75 euro per 120 minuti e 4 euro per ogni ora o frazione successiva. L'upgrade elettrico di BikeUp è stato possibile con un contributo di 4 milioni di euro del Ministero dell'Ambiente, che dovrebbe investire altri 7 milioni per il potenziamento delle ciclabili cittadine. L'obiettivo dichiarato è di incrementare il numero di abbonamenti (oltre 30.000 oggi) e di prelievi giornalieri (oltre 10.000 di picco), in modo da ridurre il traffico e la concentrazione di inquinanti nell'aria di Milano.
Saranno mille le bici a pedalata assistita del BikeMi, il bike sharing di Milano, che a fine aprile (prima dell'inizio dell'Expo) diverranno operative nel capoluogo lombardo. Si tratta di e-bike sviluppate da Clear Channel, gestore del servizio, sulla base delle biciclette già utilizzate da BikeMi, saranno equipaggiate con motore anteriore da 250 W e batterie agli ioni di litio da 432 Wh con autonomia stimata di 55-65 km e studiate per resistere 300 cicli di ricarica completi. La dotazione comprende il display a LED con indicazione della carica della batterie, freno anteriore a disco, trasmissione a cardano, sella molleggiata, copertoni rinforzati, campanello, cestino e luci, con quella posteriore attiva anche in frenata. Per evitare i furti ci sono viti antivandalo e sistema GPS inserito nel telaio per la localizzazione dell'e-bike. La flotta elettrica si aggiunge alle 3.600 biciclette tradizionali già operative e potrà contare anche su 70 nuove stazioni, 44 attivate entro maggio lungo il percorso che collegherà il centro storico con l'Expo. Strutture progettate per essere semplici da installare e, soprattutto, da rimuovere: finita l'Esposizione Universale è previsto un ricollocamento delle stazioni in città. Le nuove stazioni ospiteranno sia bici “muscolari” sia e-bike e non saranno dotate di sistema per la ricarica: il “pieno” verrà effettuato direttamente dal gestore. Viceversa gli “stalli” forniranno le istruzioni in dieci lingue, informazioni sullo stato di ricarica delle batterie (se inferiore al 30% non sarà possibile prendere la ebike), l'identificativo NFC (per pagare col cellulare il noleggio e ricevere informazioni di ogni tipo) e il codice QR per scaricare l'app di BikeMi disponibile per tutti gli smartphone da maggio. L'applicazione consentirà di abbonarsi al servizio, controllare la disponibilità di bici e stalli liberi nelle stazioni e verificare il tempo di utilizzo, i chilometri percorsi, la CO2 risparmiata e il costo del nolo, che sarà diverso da quello delle bici tradizionali. Per le e-bike è prevista una tariffa a consumo di 0,25 euro per i primi 30 minuti, di 0,75 euro per 60 minuti, 1,75 euro per 90 minuti, 3,75 euro per 120 minuti e 4 euro per ogni ora o frazione successiva. L'upgrade elettrico di BikeUp è stato possibile con un contributo di 4 milioni di euro del Ministero dell'Ambiente, che dovrebbe investire altri 7 milioni per il potenziamento delle ciclabili cittadine. L'obiettivo dichiarato è di incrementare il numero di abbonamenti (oltre 30.000 oggi) e di prelievi giornalieri (oltre 10.000 di picco), in modo da ridurre il traffico e la concentrazione di inquinanti nell'aria di Milano.
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