Bagnaia-Marquez, Portimao è stato solo il primo round?
Le dichiarazioni dei piloti non lasciano adito a dubbi: Pecco ritiene di avere ragione, Marc la ostenta, che ci creda o meno. Il prossimo gran premio è a Austin, dove l'otto volte campione del mondo è sempre stato particolarmente veloce. Ci sarà da divertirsi
I giorni passano, ma le polemiche dopo l'incidente di Portimao non si sgonfiano, anzi. Come un'onda che arriva da lontano, la diatriba sull'incidente Bagnaia-Marquez si ingrossa ogni ora che passa. Salotti televisivi, chiacchiere al bar, interviste agli addetti ai lavori (ma anche il commento dell'AD Claudio Domenicali): tutto contribuisce a tenere l'argomento vivo e ci si chiede se vivremo altre puntate di questo confronto al calor bianco tra i due ducatisti.
Le versioni dei fatti
I fatti in sé li conosciamo, le dichiarazioni a seguire vale la pena riprenderle, per cercare di ipotizzare quello che potrebbe succedere nel prossimo futuro.
Marquez non è stato morbido nei confronti dell'allievo di Valentino: “Io resto convinto che abbia sbagliato lui. Stavamo lottando per la quinta-sesta posizione a tre tornate dal termine e lui stava soffrendo con la gomma posteriore. Si è rivelato un po' troppo ottimista nel recupero e aggressivo. […] Io dispongo della telemetria, per cui possono capire (in Ducati, ndr) immediatamente come è andata. Io l'ho vista, ma essendo privata non posso rivelare cosa è emerso”. Bagnaia è stato meno esplicito, ma si è fatto capire. “Ci mancava solo che prendessi la penalità. Come mi aspettavo in direzione gara hanno detto che non ci saranno provvedimenti. Ci sono situazioni e situazioni e in questo caso si poteva fare poco. La decisione è giusta. Sono deluso, un conto è quando cadi per colpa tua e fai uno zero...”.
Tradotto in soldoni
Marc ha lasciato intendere che Bagnaia ha fatto un errore di calcolo. Che ne sia convinto davvero o meno, salta all'occhio che Marc parla da uomo Ducati più di quello che effettivamente è, correndo il #93 per un team satellite. L'interpretazione nostra? Più o meno quel che segue: “Bagnaia ha perso il controllo, non una cosa all'altezza del suo ruolo. Dico ai dirigenti Ducati che sono una soluzione più valida come pilota capace di reggere meglio di lui situazioni del genere”.
Pecco invece è apparso più nervoso, sotto una calma apparente. Non ha voluto attaccare Marc apertamente, ma ha fatto capire benissimo che non si sente minimamente in torto, quindi...la colpa è dell'altro.
Cosa succederà
Difficile a dirsi, ma non è un mistero che Marquez si trovi a suo agio nelle situazioni “litigiose” e anzi sembra trarne nuova linfa. Inoltre Marc è a caccia, se non di un posto nel team ufficiale, almeno di una moto ufficiale. È facile immaginare che al prossimo gran premio – che tra l'altro si corre sulla “sua” pista, ad Austin- vorrà mostrare a tutti di essere il più forte. Bagnaia dal canto suo ha fatto intendere che non si vuole lasciare trascinare dentro polemiche che risulterebbero solo svantaggiose in ottica campionato.
A questo punto è facile immaginare una sorta di tregua nelle ostilità, ma non è da escludere che presto o tardi Marquez finirà di nuovo in rotta di collisione con Pecco, per il semplice fatto che non farà nulla per evitarlo.