Aumento benzina: da domani la "verde" è più cara di 0,24 centesimi
Prezzo benzina: l'aumento delle accise previsto dal governo Letta scatterà domani sabato 1 marzo. La "verde" aumenterà di 0,24 centesimi e il gasolio di 0,34 centesimi. Per una famiglia media questo aumento si tradurrà in un aggravio di 13 euro all’anno. Dal 2010 a oggi è il decimo ritocco alla tassazione sui carburanti
Image
News
Nuovi aumenti
Scatterà da domani sabato 1 marzo 2014 l'aumento delle accise sui carburanti previsto dal governo Letta per reperire 70 milioni di euro necessari per i progetti legati al "Decreto del Fare". Secondo la Cgia di Mestre, questi nuovi rincari si tradurranno in un aggravio da 13 a 17 euro annui per una famiglia media. L'aumento sarà di 0,24 centesimi al litro per la benzina e 0,34 centesimi per il gasolio: secondo Assopetroli, fino al 2018 per le sole accise gli italiani sconteranno una pressione fiscale di 1,2 miliardi di euro. Dal 2010 a oggi gli aumenti delle accise sui carburati sono stati ben dieci, a cui vanno sommati anche i due aumenti dell’Iva. Le associazioni dei consumatori, ovviamente, si fanno sentire e fanno appello a Renzi, che si è trovato nelle mani la "patata bollente" di questi aumenti. "Si tratta di una misura di politica economica "vecchia" che ci aspettiamo sia annullata dal governo Renzi: è ora di finirla di considerare gli automobilisti come polli da spennare e cominciare a tassare nel rispetto del criterio della capacità contributiva" commenta il Codacons, che chiede un cambio di rotta: "sarebbe una bella novità se il nuovo governo attuasse finalmente un provvedimento promesso da oltre 10 anni, un meccanismo che sterilizzi l’aumento dei prezzi dei carburanti evitando che la doppia tassazione accise + Iva si traduca in una stangata eccessiva".
Scatterà da domani sabato 1 marzo 2014 l'aumento delle accise sui carburanti previsto dal governo Letta per reperire 70 milioni di euro necessari per i progetti legati al "Decreto del Fare". Secondo la Cgia di Mestre, questi nuovi rincari si tradurranno in un aggravio da 13 a 17 euro annui per una famiglia media. L'aumento sarà di 0,24 centesimi al litro per la benzina e 0,34 centesimi per il gasolio: secondo Assopetroli, fino al 2018 per le sole accise gli italiani sconteranno una pressione fiscale di 1,2 miliardi di euro. Dal 2010 a oggi gli aumenti delle accise sui carburati sono stati ben dieci, a cui vanno sommati anche i due aumenti dell’Iva. Le associazioni dei consumatori, ovviamente, si fanno sentire e fanno appello a Renzi, che si è trovato nelle mani la "patata bollente" di questi aumenti. "Si tratta di una misura di politica economica "vecchia" che ci aspettiamo sia annullata dal governo Renzi: è ora di finirla di considerare gli automobilisti come polli da spennare e cominciare a tassare nel rispetto del criterio della capacità contributiva" commenta il Codacons, che chiede un cambio di rotta: "sarebbe una bella novità se il nuovo governo attuasse finalmente un provvedimento promesso da oltre 10 anni, un meccanismo che sterilizzi l’aumento dei prezzi dei carburanti evitando che la doppia tassazione accise + Iva si traduca in una stangata eccessiva".
Aggiungi un commento
Guardate che non sono 24 centesimi al litro, ma 0,24 centesimi al litro. Se fosse come dite ci sarebbe già la rivolta in corso...
- Accedi o registrati per poter commentare