Aumenti? Quali aumenti?
ANIA (l'associazione delle compagnie assicurative) sostiene che gli aumenti delle polizze calcolate dall'ISVAP non sono reali. Gli incrementi sarebbero "solo" del 10% in due anni e non del 45%. Allora come stanno le cose?
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Aumenti del 45%? Non è vero!
Alle accuse dell'ISVAP (aumenti delle polizze del 45% negli ultimi due anni, qui la notizia) risponde l'ANIA, l'associazione delle compagnie italiane, che ovviamente nega tutto. Secondo Vittorio Verdone, responsabile del settore veicoli, gli aumenti sarebbero stati mediamente del 4,8% nel 2010 e del 5,7% nei primi sei mesi del 2011. Rincari dovuti alle truffe assicurative e ai importi sempre più elevati dei risarcimenti. Per ottenere una diminuzione delle tariffe bisognerebbe ridurre i costi per le compagnie. ANIA punta il dito contro le liquidazioni delle lesioni, in particolare quelle lievi, tra le più alte d'Europa, le frodi e i tempi troppo brevi previsti dalla legge per i risarcimenti che non consentirebbero valutazioni accurate (forse dovrebbero solo organizzarsi meglio...).
I listini sono teorici
Inoltre i calcoli degli aumenti formulati dall'ISVAP prenderebbero in considerazione i listini prezzi ufficiali che sono teorici, mentre per le statistiche contano i prezzi reali che tengono conto di sconti e promozioni. Infine, continua Verdone, la concorrenza tra le compagnie sarebbe molto elevata.Chi deve fare i conti?
Cominciamo col dire che se i calcoli degli aumenti sono affidati alle compagnie siamo messi bene… e se i loro listini non sono affidabili, che forniscano dati all'ISVAP più reali. In ogni caso aumenti del 10% in due anni non sono certo bruscolini, ci sarebbe comunque da lamentarsi. Continuiamo con le frodi, ben venga una normativa al riguardo (dovremmo essere in dirittura d'arrivo), ma le truffe sono sempre esistete, come mai ce ne siamo accorti solo ora? Perché le compagnie non hanno mai spinto per avere migliori tutele? Forse perché è molto più facile aumentare i prezzi che sopportare i costi necessari a rendere operativa una struttura antifrode? Per i tempi dei risarcimenti, sono davvero troppo brevi oppure le compagnie sono poco organizzate?Risarcimenti già ridotti
Le richieste sui risarcimenti delle lesioni ci sembrano eccessive: già da agosto sono stati più che dimezzati per legge quelli delle lesioni macropermanenti (quelle gravi), adesso si punta a quelle lievi che contribuirebbero alla crisi della compagnie, mah... Ci piace concludere con le affermazioni del presidente dell'ANIA in un'intervista a Repubblica di qualche giorno fa. Fabio Cerchiai ha sostenuto che la gestione tecnica delle compagnie (cioè i conti tra entrate uscite) è positiva e che nel ramo RC si è avuto un aumento dei premi (ce ne siamo accorti) e una diminuzione dei sinistri (e quindi dei risarcimenti). Allora come stanno le cose? Aspettiamo la prossima puntata.Aggiungi un commento
Beh se la mia esperienza può servire per Ania... ho comrato una Vespa 150 tre anni fa, pagavo 180 adesso, senza aver fatto incidenti, sono passato a 250 euro. Un aumento del 38%. Come la mettiamo?
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sono certo che questi signori vivono in un mondo che non è il nostro: non riesco a capire come fanno a dire certe falsità senza vergognarsi. Negli ultimi 10 anni, mai incidenti la classe di merito è scesa ma il costo è salito ogni anno di circa 30 €...e non voglio parlare del forto/incendio: il mio assicuratore dice che sono "fortunato" che mi assicuri furto e incendio...fortunato io? a 48€x1000 sono fortunato?
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Le assicurazioni se la cantano da sole,e di comune accordo tra di loro aumentano senza motivi validi.E' vero che di truffe ce ne sono tante , ma vi assicuro che i cari ispettori non fanno assolutamente nulla per debellare questo fenomeno , anzi...,e poi noi paghiamo per tutto questo, e lo stato cosa fa per salvaguardare i cittadini onesti ? IL NULLA !!!!!
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La moto/scooter, a causa degli aumenti assicurativi, sta diventando un bene di lusso. Finchè si passa da 180€ a 250€, come scrive l'utente sopra, la cosa non colpisce tanto come quando l'aumento del 30-40% è applicato ad assicurazioni, già esorbitanti, come quelle di molte città del Sud.
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