Salta al contenuto principale

Assicurazioni moto: utili miliardari ma risarcimenti a rischio, la protesta dell'ANEIS

Il settore delle assicurazioni fattura numeri positivi, ma le compagnie chiedono con forza da anni la riduzione degli importi dei risarcimenti, obiettivo che sembra a portata di mano: nel Disegno di Legge Concorrenza proposto dal Governo Renzi si prospetta una pesante riduzione dei risarcimenti per le lesioni gravi. Giovanni Polato, Presidente Aneis, ha inviato una lettera aperta alla  Senatrice Simona Vicari convinta sostenitrice della necessità di questi tagli
"Niente, come la miseria, piega l’animo umano”.
Da anni le assicurazioni hanno avviato una "battaglia" per ottenere leggi che riducano gli importi versati per le lesioni da incidenti stradali. Ci sono già riuscite per i risarcimenti delle lesioni lievi, ora il bersaglio si è puntato sulle lesioni gravi. Finora, per consuetudine, si è sempre fatto riferimento alle tabelle realizzate dal tribunale di Milano e confermate nella loro validità anche dalla Cassazione (due istituzioni che certo non si possono definire di parte), ma il pressing delle compagnie da anni punta a superarle, per introdurre importi più contenuti. Sembra che questo obiettivo stia per essere raggiunto: il Disegno di Legge Concorrenza, proposto dal Governo Renzi, prevede tagli pesanti ai risarcimenti per le lesioni gravi subite dalle vittime della strada. Una scelta contestabile, soprattutto sein riferimento ai numeri estrapolati dal sito ufficiale dell’ANIA, secondo cui i ricavi nel settore R.C. Auto si attestano sui 16 miliardi di euro, a fronte di soli 2,8 miliardi di pagamenti e 4,6 miliardi di accantonamenti per riserve. Insomma il settore è tutt'altro che in cirsi, ma evidentemente si può mungere ulteriormente....
Giovanni Polato, Presidente Aneis - Associazione Nazionale Esperti Infortunistica Stradale -  ha inviato una lettera aperta indirizzata alla Senatrice Simona Vicari, Sottosegretario di Stato per lo Sviluppo Economico che riportiamo qui sotto e che chiarisce la posizione di molte vititme della strada".

Eccola di seguito

”….. Gentile Senatrice,
sono noti a tutti il Suo formidabile impegno e la Sua irremovibile determinazione in qualità di Sottosegretario di Stato per lo Sviluppo Economico, nel promuovere la riforma in materia di R.C. Auto, e segnatamente  di quella parte della riforma che riguarda le tabelle di valutazione economica dei risarcimenti per i gravi danni alla persona, (che il legislatore, con una sfacciata dose di irridente ipocrisia, ha definito “Lesioni di non lieve entità”).
La Sua dichiarata volontà di ridurre drasticamente i risarcimenti che le Tabelle del Tribunale di Milano (adottate e consacrate dalla Suprema Corte di Cassazione) riconoscono alle vittime degli infortuni della strada, grida vendetta a fronte degli utili miliardari che ogni anno le imprese di assicurazione incamerano nel settore della R.C. Auto, come documentano i numeri sopra riportati (estratti dal sito istituzionale dell’ANIA) relativi all’anno di esercizio 2014.
Oltre che partecipare all’annuale Assemblea dell’Ania, che ogni anno si tiene a Roma nel meraviglioso Auditorium Parco Della Musica, ed ascoltare le lamentele dei vari Top Manager Assicurativi (che dichiarano, tra l’altro, di detenere nel loro portafoglio titoli poco meno di 400 miliardi di titoli del debito pubblico italiano, a conferma della solidità finanziaria delle nostre imprese di assicurazione, che non hanno certo bisogno di ulteriori “regalini”!), Le suggerirei di visitare qualche centro di fisioterapia, ove le vittime delle cosiddette “lesioni di non lieve entità” transitano come zombie nel disperato tentativo di rimediare almeno in piccola parte alla distruzione fisica e psichica che si è abbattuta sui loro corpi.
Le potrebbe capitare, così, di incontrare Sergio T. (che all’età di 49 anni ha subito un gravissimo infortunio stradale, in conseguenza del quale ha riportato un’invalidità permanente dell’80% e viaggia su di una sedia a rotelle), accompagnato da sua moglie, che tutti i giorni lo assiste nelle estenuanti sedute di fisioterapia.
Così, scambiando qualche parola con la predetta signora, potrebbe cogliere la disperazione di una moglie che a 40 anni si sente dire dal marito “…che gentile che sei ad accompagnarmi tutti i giorni….... come ti chiami ?........e chi è quella bellissima bambina che qualche volta porti con te ?”.
Certo, i 710.000,00 euro che secondo le Tabelle del Tribunale di Milano dovranno essere liquidati a titolo di risarcimento (pari a tre soli mesi di stipendio di un top manager assicurativo !), non asciugheranno le lacrime di questa disgraziata famiglia, ma almeno sarà scongiurato il pericolo che possa sprofondare nella povertà senza più dignità, poiché,  come ci ha insegnato la nobile penna di Jane Austen, “…..niente, come la miseria, piega l’animo umano”.
Cara Senatrice, lasci in pace le vittime della strada, continui a vivere felice nella Sua Torre d’Avorio, dove di sicuro non si fanno simili incontri, e lasci ai Tribunali il compito di stabilire il “GIUSTO RISARCIMENTO”, che la Costituzione assegna loro questo compito.
E si metta una mano sul cuore, sempre che ne abbia ancora uno !”
Polato Giovanni – Presidente A.N.E.I.S.
Aggiungi un commento