Assicurazione RC: premio restituito se non si fanno incidenti
Basata sui concetti di “share-economy”, la compagnia assicurativa Friendsurance promette la restituzione di parte del premio pagato se non si fanno incidenti. Nata in Germania nel 2010, raggruppa gli assicurati per gruppi omogenei e arriva a restituire il 30% dei premi pagati. È il futuro?
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E in Italia?
Sembra una bufala: quando mai si è vista un’assicurazione che, nel caso non si facciano incidenti , restituisce una parte del premio pagato? In Italia per lo più anche i "bravi" vengono tartassati...
Eppure in Germania esiste una compagnia che applica questa politica e sta avendo anche un successo crescente. Friendsurance vanta ad oggi circa 75mila clienti, con una crescita costante di 200 nuove polizze al giorno, il sistema funziona così: l’assicurazione organizza gli assicurati in gruppi tra loro simili, prendendo in analisi fattori come l’età, la composizione famigliare e il reddito: qualora un gruppo di assicurati non dovesse avanzare richieste di risarcimento, alla fine dell'anno riceverà una parte del premio pagato. Il risarcimento si abbassa progressivamente con l’aumento delle denunce: infatti in caso di danni s’intacca la cifra "messa insieme" dal gruppo, inoltre, per risarcimenti elevati, interviene direttamente l’assicurazione aggiungendo la differenza. Il meccanismo, legato a un modello di business basato sulla share-economy funziona: tra il 2013 e il 2014 più dell'80% dei clienti ha ricevuto in media il 33% dei premi pagati, per andare sul concreto; nel 2014 a fronte di una polizza di 621,63 euro chi non ha avuto alcun tipo di incidente ha ottenuto un accredito a fine anno di 226,17 euro. "Ora abbiamo un numero di clienti paragonabile a una società assicurativa tedesca di medie dimensioni", ha dichiarato Sebastian Herfurth, co-fondatore di Friendsurance. "Facendo un paragone con le altre startup assicurative tecnologiche europee siamo molto più avanti nello sviluppo".
Il portfolio di Friendsurance offre, per il momento, quattro tipi di prodotti assicurativi: hi-tech (smartphone, tablet, notebook e fotocamera), personale, casa e auto . Ma l’idea, ovviamente, è quella di allargare business e campo d’azione: “il modello P2P - ha confermato a Tom's Hardware Eva Genzmer, portavoce della società assicurativa - può essere applicato in ogni mercato. Attualmente stiamo valutando la possibilità di espansione in altri mercati”.
Sembra una bufala: quando mai si è vista un’assicurazione che, nel caso non si facciano incidenti , restituisce una parte del premio pagato? In Italia per lo più anche i "bravi" vengono tartassati...
Eppure in Germania esiste una compagnia che applica questa politica e sta avendo anche un successo crescente. Friendsurance vanta ad oggi circa 75mila clienti, con una crescita costante di 200 nuove polizze al giorno, il sistema funziona così: l’assicurazione organizza gli assicurati in gruppi tra loro simili, prendendo in analisi fattori come l’età, la composizione famigliare e il reddito: qualora un gruppo di assicurati non dovesse avanzare richieste di risarcimento, alla fine dell'anno riceverà una parte del premio pagato. Il risarcimento si abbassa progressivamente con l’aumento delle denunce: infatti in caso di danni s’intacca la cifra "messa insieme" dal gruppo, inoltre, per risarcimenti elevati, interviene direttamente l’assicurazione aggiungendo la differenza. Il meccanismo, legato a un modello di business basato sulla share-economy funziona: tra il 2013 e il 2014 più dell'80% dei clienti ha ricevuto in media il 33% dei premi pagati, per andare sul concreto; nel 2014 a fronte di una polizza di 621,63 euro chi non ha avuto alcun tipo di incidente ha ottenuto un accredito a fine anno di 226,17 euro. "Ora abbiamo un numero di clienti paragonabile a una società assicurativa tedesca di medie dimensioni", ha dichiarato Sebastian Herfurth, co-fondatore di Friendsurance. "Facendo un paragone con le altre startup assicurative tecnologiche europee siamo molto più avanti nello sviluppo".
Il portfolio di Friendsurance offre, per il momento, quattro tipi di prodotti assicurativi: hi-tech (smartphone, tablet, notebook e fotocamera), personale, casa e auto . Ma l’idea, ovviamente, è quella di allargare business e campo d’azione: “il modello P2P - ha confermato a Tom's Hardware Eva Genzmer, portavoce della società assicurativa - può essere applicato in ogni mercato. Attualmente stiamo valutando la possibilità di espansione in altri mercati”.
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