Arriva la Yamaha XSR900 2022, sembra rétro ma è modernissima
Le linee sembrano quelle degli anni 80 ma non fidatevi: la XSR900 fa parte della gamma Sport Heritage di Yamaha, è una neo rétro e sotto le apparenze classiche nasconde una tecnologia avanzatissima. La prima versione era stata presentata nel 2016, adesso arriva questa nuova profondamente cambiata e ancora più fascinosa. Sportiva rude come le stradali del tempo, con un disegno essenziale e muscolare che mette in primo piano le linee del serbatoio e il motore dall’aspetto vigoroso, in contrasto con un posteriore tanto leggero da sembrare nudo.
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Bella e retrò
È in bella evidenza anche il telaio Deltabox in alluminio, schema che per prima la Yamaha introdusse; rispetto alla versione precedente però sono state aumentate la rigidità longitudinale, laterale e torsionale, e il cannotto di sterzo è posizionato 30 mm più in basso, mentre il forcellone è più lungo di 55 mm cosicché l’interasse è arrivato a 1495 mm. Tradizione e innovazione vanno a braccetto perché la struttura è classica ma è realizzata con la più recente tecnologia di fusione Yamaha Controlled Filling , e il telaio ha sezioni di differente rigidità per dare maggiore feeling. Allo stesso modo sono attualissimi sospensioni e freni: davanti una forcella KYB a steli rovesciati completamente regolabile e con modernissima finitura dorata, dietro una sospensione a leveraggi con un ammortizzatore KYB inclinato in avanti; all’anteriore due dischi freno di ben 298 mm Ø con pompa radiale Brembo, al posteriore un disco di 245 mm Ø. Danno maggiore agilità all’insieme i cerchi SpinForged a 10 razze in alluminio che hanno consentito un risparmio di peso di 700 grammi, rendendo la moto più maneggevole e più reattiva.
Nuovo anche il motore CP3 di 889 cm³, cioè maggiorato di 43 cm³ con un allungamento di 3 mm della corsa, e alleggerito in numerosi componenti interni. La potenza è aumentata di 4 CV ed è salita così a 87,5 kW (119 CV) a 10.000 giri/minuto, mentre la coppia è aumentato del 6% ed ora è di 93,0 Nm (9,5 kgm) a 7000 giri/minuto, cioè 1500 più in basso di prima. Sono cambiati anche i dischi della frizione anti saltellamento e il comando di azionamento, ora più morbido da usare, e sono stati allungati i rapporti delle prime due marce.
Sempre nell’ottica del contrasto tra il vecchio e il nuovo, il serbatoio da 15 litri è ispirato a quello delle Yamaha GP anni 80 ma l’elettronica è di alto livello: si appoggia a una Unità di Misurazione Inerziale IMU a sei assi che agisce sul controllo di trazione a tre livelli, sul controllo dello slittamento laterale pure a tre livelli e sul sistema anti impennamento. Ci sono anche il QuickShift bidirezionale e quattro modalità di erogazione del motore, il cruise control e un display TFT a colori da 3,5”. Piuttosto moderna per essere una rétro…
La XSR900 arriverà ai concessionari a partire da aprile 2022 e sarà disponibile nelle livree Legend Blue, ciano e giallo con forcella e ruote color oro, e Midnight Black, nera con accenti rossi, forcella e comandi neri.
È in bella evidenza anche il telaio Deltabox in alluminio, schema che per prima la Yamaha introdusse; rispetto alla versione precedente però sono state aumentate la rigidità longitudinale, laterale e torsionale, e il cannotto di sterzo è posizionato 30 mm più in basso, mentre il forcellone è più lungo di 55 mm cosicché l’interasse è arrivato a 1495 mm. Tradizione e innovazione vanno a braccetto perché la struttura è classica ma è realizzata con la più recente tecnologia di fusione Yamaha Controlled Filling , e il telaio ha sezioni di differente rigidità per dare maggiore feeling. Allo stesso modo sono attualissimi sospensioni e freni: davanti una forcella KYB a steli rovesciati completamente regolabile e con modernissima finitura dorata, dietro una sospensione a leveraggi con un ammortizzatore KYB inclinato in avanti; all’anteriore due dischi freno di ben 298 mm Ø con pompa radiale Brembo, al posteriore un disco di 245 mm Ø. Danno maggiore agilità all’insieme i cerchi SpinForged a 10 razze in alluminio che hanno consentito un risparmio di peso di 700 grammi, rendendo la moto più maneggevole e più reattiva.
Nuovo anche il motore CP3 di 889 cm³, cioè maggiorato di 43 cm³ con un allungamento di 3 mm della corsa, e alleggerito in numerosi componenti interni. La potenza è aumentata di 4 CV ed è salita così a 87,5 kW (119 CV) a 10.000 giri/minuto, mentre la coppia è aumentato del 6% ed ora è di 93,0 Nm (9,5 kgm) a 7000 giri/minuto, cioè 1500 più in basso di prima. Sono cambiati anche i dischi della frizione anti saltellamento e il comando di azionamento, ora più morbido da usare, e sono stati allungati i rapporti delle prime due marce.
Sempre nell’ottica del contrasto tra il vecchio e il nuovo, il serbatoio da 15 litri è ispirato a quello delle Yamaha GP anni 80 ma l’elettronica è di alto livello: si appoggia a una Unità di Misurazione Inerziale IMU a sei assi che agisce sul controllo di trazione a tre livelli, sul controllo dello slittamento laterale pure a tre livelli e sul sistema anti impennamento. Ci sono anche il QuickShift bidirezionale e quattro modalità di erogazione del motore, il cruise control e un display TFT a colori da 3,5”. Piuttosto moderna per essere una rétro…
La XSR900 arriverà ai concessionari a partire da aprile 2022 e sarà disponibile nelle livree Legend Blue, ciano e giallo con forcella e ruote color oro, e Midnight Black, nera con accenti rossi, forcella e comandi neri.
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