Apple, forse una moto elettrica?

iMoto?

Senza scomodare Google e la sua Car, che colossi del calibro di Apple fossero già da anni interessati al settore della viabilità su ruote non è certo una novità. La stessa casa fondata da Jobs nel lontano ’79 aveva infatti già rimescolato le carte in tavola lo scorso anno, quando, interessata all’investimento, aveva “rubato” alcuni dei migliori ingeneri alla Mission Motors, costringendola, di fatto, al fallimento. L’assunzione da parte dell’azienda di Cupertino di diverse figure chiave per il proprio progetto Apple Car aveva infatti costretto la sturtup di moto elettriche con base a San Francisco e attiva dal 2007 a chiudere i battenti a maggio, causa “mancanza di personale”. Mentre alla Mission si era cioè intenti a studiare nuovi sistemi di propulsione elettrica e inediti algoritmi da applicare alla ricarica e al raffreddamento delle batterie, Apple, interessata alla questione, non ci ha pensato troppo e, invece che proporre un’acquisto della giovane azienda forte tra l’altro del prototipo datato 2013 e capace di compiere ben 8 giri a 280 km/h sul circuito di Laguna Seca s’è fondamentalmente “comprata” le figure chiave del progetto, svuotando la Mission dei suoi migliori ingegneri… Storia vecchia, dirà qualcuno e quelli di Tesla ne sanno qualcosa la “caccia ai talenti” continua, come a confermare, se mai ce ne fosse stato bisogno, il sempre crescente interesse di Apple nel campo auto-moto.  Le dichiarazioni rilasciate dall’azienda guidata da Tim Cook sono, come al solito, molto poche: senza troppo aggiungere a quanto già si sapeva, da Apple confermano l’impegno verso un progetto su di un nuovo veicolo elettrico, nome in codice “Project Titan”. La domanda quindi rimane: è contemplato, all’interno di questo macro-progetto, lo sviluppo di un veicolo a due ruote magari uno “smart-scooter” brandizzato con la tanto desiderata mela morsicata? Difficile aspettarsi una risposta chiara, almeno per il momento: Apple, come qualsiasi altra azienda, segue i propri tempi e, rumors a parte, di informazioni attendibili ne diffonde davvero poche.