L'appello dell'appassionato: 1.500 euro a chi ritrova la mia Moto Guzzi
Questo il messaggio postato su facebook qualche giorno fa da un appassionato romano che ha visto sparire, nei pressi del Mercato Trionfale, la sua Guzzi compagna di vita per oltre quarant'anni. Un legame profondo che il furto potrebbe aver spezzato per sempre
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Notizie dalla rete
Un appello disperato
Il signor Paolo Bruni di Roma, appassionato di Moto Guzzi da oltre quarant'anni, ha da poco lanciato un appello sui social, offrendo una ricompensa di ben 1.500 euro a chi saprà ritrovargli la sua Guzzi 1000 SP, rubata qualche giorno fa nei pressi del Mercato Trionfale. Un gesto forte che esula dal valore economico della moto, ma che esprime in maniera netta il legame affettivo del centauro romano con la sua 1000 di Mandello targata Roma 433450 che era come una di famiglia (era arrivata prima della sua figlia Marianna).
Bruni ha scritto sui social: "Vi chiedo di condividere il post e diffondere con ogni mezzo l'offerta di ricompensa di 1.500 euro. Credo che sia stata già smembrata e i suoi pezzi dati via. La mia speranza - spiega - è che, invece, chi l'ha portata via si sia accorto che si tratta di una moto 'di una certa età' e che l'abbia buttata da qualche parte". E che qualcuno, quindi, la possa ritrovare. D'altronde "abbiamo passato quarant'anni insieme, per me è una compagna di vita, la mia moto, oltre che di strada". Bruni è un appassionato viaggiatore e stava per convincere sua moglie ad andare a Mandello del Lario a settembre, contagi permettendo, in occasione delle GMG (Giornate Mondiali Guzzi) che quest'anno celebreranno i cento anni della casa lariana dal 9 al 12 settembre, presso lo storico stabilimento dove il marchio è nato e dove tuttora vengono costruite le sue moto. Un programma che ora rischia di dover essere cancellato.
Il signor Paolo Bruni di Roma, appassionato di Moto Guzzi da oltre quarant'anni, ha da poco lanciato un appello sui social, offrendo una ricompensa di ben 1.500 euro a chi saprà ritrovargli la sua Guzzi 1000 SP, rubata qualche giorno fa nei pressi del Mercato Trionfale. Un gesto forte che esula dal valore economico della moto, ma che esprime in maniera netta il legame affettivo del centauro romano con la sua 1000 di Mandello targata Roma 433450 che era come una di famiglia (era arrivata prima della sua figlia Marianna).
Bruni ha scritto sui social: "Vi chiedo di condividere il post e diffondere con ogni mezzo l'offerta di ricompensa di 1.500 euro. Credo che sia stata già smembrata e i suoi pezzi dati via. La mia speranza - spiega - è che, invece, chi l'ha portata via si sia accorto che si tratta di una moto 'di una certa età' e che l'abbia buttata da qualche parte". E che qualcuno, quindi, la possa ritrovare. D'altronde "abbiamo passato quarant'anni insieme, per me è una compagna di vita, la mia moto, oltre che di strada". Bruni è un appassionato viaggiatore e stava per convincere sua moglie ad andare a Mandello del Lario a settembre, contagi permettendo, in occasione delle GMG (Giornate Mondiali Guzzi) che quest'anno celebreranno i cento anni della casa lariana dal 9 al 12 settembre, presso lo storico stabilimento dove il marchio è nato e dove tuttora vengono costruite le sue moto. Un programma che ora rischia di dover essere cancellato.
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