A Tokyo per vedere il futuro
Il salone torna in centro
L'edizione 2011 del Tokyo Motor Show si terrà dal 3 all'11 dicembre nel quartiere fieristico di Tokyo Big Sight (nella foto), nel quartiere di Odaiba. Questa 42esima edizione (la prima dopo il terremoto e lo tsunami che hanno colpito il Giappone l'11 marzo scorso) segna il ritorno del salone nel centro della capitale giapponese dopo 24 anni: infatti il Tokyo Motor Show dal 1987 era "migrato" nel quartiere fieristico di Makuhari, in un'area sottratta al mare e ricavata accumulando i rifiuti dell'area di Tokyo. Di buono c'è la sede: il centro fieristico di Odaiba è davvero bello e famoso per le sculture all'aperto che offre ai visitatori (come la "Big Saw Object" che potete vedere qui sotto). L'altra faccia della medaglia è il rischio di spaventosi ingorghi: già ora le autorità cittadine stanno "suggerendo" ai visitatori di usare i mezzi pubblici e di lasciare a casa le auto, per evitare di aggravare la situazione del traffico.
Prototipi per tutti i gusti
Le aziende giapponesi tradizionalmente presentano al salone "di casa" i prototipi più avveniristici, quelli che anticipano tendenze e soluzioni della mobilità del futuro. Di contorno, nuovi e vecchi modelli destinati al mercato domestico. A una decina di giorni dall'apertura, ecco le novità che certamente saranno presentate al Tokyo Motor Show dalle case più importanti.
Honda: una sportiva con il "cuore" elettrico
La Honda ha annunciato che presenterà al salone ben sette prototipi. La proposta più interessante è la RC-E (foto in alto), una sportiva carenata che sfoggia i colori rosso e argento usati sulle Honda da corsa negli anni 60. La moto (che sembra pronta a entrare in produzione) ha dimensioni compatte, analoghe a quelle delle 250 stradali, e un motore elettrico molto potente: secondo la Honda, la RC-E ha prestazioni simili a quelle di una 600 sportiva. Stranamente in un primo momento per la RC-E si parlava di propulsione ibrida (con un motore a scoppio da 250 cm3 accoppiato a un motore elettrico derivato da quello della Honda Insight), poi sono arrivati i comunicati ufficiali della elettrica. Possiamo sperare forse in una RC 250 con motore "normale"?
Yamaha propone la moto-suv e la bici-moto
La casa di Iwata presenterà al salone vari modelli: qui vi presentiamo solo i due più interessanti. La XTW250 Ryoku viene presentata come un prototipo di "moto-suv": a noi però questa evoluzione "scrambler" della TW 200 non sembra un prototipo, bensì un progetto in fase molto avanzata, quasi pronto per la produzione e potrebbe diventare l'erede della Tricker, la piccola fuoristrada di moda qualche anno fa. Davvero bella anche la Y125 Moegi, un prototipo che sembra disegnato negli anni 50-60 ma che nasconde soluzioni tecniche moderne. Il suo motore monocilindrico da 125 cm3 dovrebbe avere consumi molto bassi e prestazioni accettabili anche per l'utilizzo extraurbano. Per la Moegi non si parla ancora di produzione, ma anche in questo caso sembra un mezzo già sviluppato (e il motore sembrerebbe lo stesso di altri modelli in listino). Chissà se la vedremo sui mercati europei: questi splendidi prodotti retrò raramente vengono esportati, purtroppo.
Una "biposto" e uno scooter elettrico per Suzuki
Anche la Suzuki presenta al Salone di Tokyo alcune novità più o meno "futuribili". Il Q-Concept è un prototipo a quattro ruote compatto pensato per muoversi in città, poco più lungo di una moto ma decisamente più piccolo di un'utilitaria. Lunga 2 metri e mezzo, ha due posti e i sedili si possono spostare a piacimento: possono essere configurati a tandem (uno davanti, l'altro dietro) oppure "a freccia" (ossia con un posto davanti e due posti dietro, per ospitare due bambini). Inoltre il sedile posteriore è removibile, per aumentare la capacità di carico della moto-vettura.
La casa di Hamamatsu presenta anche lo scooter elettrico e-Let's. Pesa pochissimo (secondo Suzuki è più leggero di uno scooter a benzina), ha la batteria al litio e un sistema che permette di recuperare energia attraverso la frenata. Lo e-Let's si può ricaricare a una qualunque presa di corrente: una carica permette un'autonomia di 30 chilometri. A differenza del prototipo Q-Concept, lo e-Let's è in fase avanzata di sviluppo: lo scorso settembre ha iniziato i primi test su strada e potrebbe entrare in produzione presto, forse già nel prossimo anno.