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Allo specchio - Harley-Davidson Dyna Street Bob vs Seventy Two

Seventy-Two e Dyna Street Bob  sono le H-D giuste (e meno costose) per vivere la passione per le moto di “Easy rider”. Ma è meglio la piccola di lusso o la grande in versione base?

Se la strada vi chiama

Se sognate una Harley-Davidson in stile “chopper” perché siete cresciuti col mito di Easy Rider (il film interpretato da Dennis Hopper e Peter Fonda nel 1969, considerato il manifesto del mondo custom: qui il trailer originale e qui i titoli di testa con la leggendaria Born to be wild degli Steppenwolf), i modelli da considerare sono solo questi: Seventy-Two e la Street Bob. Due moto che si somigliano e hanno prezzi vicini tra loro, ma diverse nel carattere e nel comportamento su strada.
La Seventy-Two è la versione meglio rifinita della serie Sportster, la più abbordabile e gestibile della gamma Harley. È spinta da un bicilindrico di 1.202 cm3 raffreddato ad aria con una potenza di 58,2 CV alla ruota, una coppia massima di 9 kgm e un peso 253 kg. La Street Bob è invece la meno costosa delle Dyna e in generale di tutte le H-D “big twin”, dotate cioè del motore bicilindrico da 1.584 cm3, anch’esso raffreddato ad aria: la sua potenza (rilevata alla ruota) è 71 CV, la coppia massima 11,7 kgm e il peso ben 302,5 kg. Vediamo di conoscerle meglio per fare la scelta giusta.


 

Harley-Davidson Sportster Seventy-Two

Su strada
Nel misto si guida bene, complici una buona maneggevolezza e una luce a terra più che sufficiente per divertirsi. Piace il motore, corposo e fluido ma mai brusco: spinge bene sin dai regimi più bassi, non importa quale sia la marcia innestata. In più, le vibrazioni che da fermo si fanno sentire (senza disturbare) spariscono non appena ci si mette in movimento. Il cambio è un po’ rumoroso ma abbastanza preciso e ben spaziato, a caldo si impunta. L’impianto frenante si comporta bene, anche se per ottenere il massimo dell’efficacia la leva va strizzata a dovere.
In autostrada
Due sono le principali controindicazioni all’uso in autostrada: la scarsa protettività e la ridotta autonomia. Un parabrezza starebbe male... ma quando busto, spalle, braccia, gambe e casco sono completamente esposte all’aria ci si stanca presto. In realtà il problema non esiste, visto che le soste per il rifornimento sono frequenti: nonostante i consumi discreti (oltre 15 km/l in autostrada, per un 1200 non sono niente male), il serbatoio da soli 8 litri consente un’autonomia di soli 200 km.
In città
Tutte le Sportster sono a loro agio in città e la Seventy-Two non fa eccezione. Piccola e snella, sguscia con discreta facilità tra le auto in colonna. I suoi 250 kg a secco non sono pochi, ma in movimento non si sentono e la sella a soli 72 cm da terra permette a piloti di tutte le taglie di poggiare con sicurezza i piedi a terra, manovrando da fermo con relativa facilità. Un po’ rigide le sospensioni, soprattutto al posteriore, faticano ad assorbire le sconnessioni più accentuate. Bene i freni, ben modulabili e potenti il giusto. Purtroppo però l’ABS qui non è disponibile.


 

Harley-Davidson Dyna Street Bob

Su strada
A dispetto delle dimensioni, del peso e della posizione di guida “eroica”, tra le curve la Street Bob si guida abbastanza bene. Come tutte le Dyna è discretamente precisa in inserimento e segue bene le traiettorie impostate dal pilota. Di contro soffre molto lo stretto, per via dello sterzo che tende a chiudere alle basse velocità, e ha una luce a terra scarsina che porta a strisciare le pedane molto presto. Piacevoli invece la tonalità dello scarico, specialmente ai bassi, e la spinta sempre costante e vigorosa del motore a tutti i regimi.
In autostrada
Con un manubrio “apehanger” come quello qui sotto, lasciate perdere: la posizione di guida è quanto di più scomodo esista per contrastare il vento in velocità. Aggiungete la sella scomoda e i consumi elevati per motivi “aerodinamici”... La versione di serie è decisamente migliore, perché il manubrio è più basso e le pedane centrali aiutano a contrastare il vento. Con assetto di serie l’autonomia è più che discreta, considerato il tipo di moto, mentre la stabilità è davvero impeccabile.
In città
Le dimensioni non certo compatte e gli oltre 3 quintali di peso da gestire non giocano a suo favore negli spazi stretti, ma almeno la sella bassa rende le cose più facili. La coppia generosa del motore consente di innestare la seconda o la terza e poi dimenticarsi del cambio, comunque buono. Il comfort è migliorabile: gli ammortizzatori hanno una taratura rigida e il cilindro posteriore scalda parecchio le gambe quando si è in coda. Nello stretto gli specchietti speciali e il manubrio “apehanger” sono scomodi: anche in questo caso sono meglio i componenti originali.

I nostri rilevamenti
 

 Seventy-Two Dyna Street Bob
Velocità max 163,2 173,7
Accelerazione   
0-400 metri 15,2 14,4
0-1000 metri 29,0 27,6
0-100 km/h 6,9 5,8
Ripresa da 50 km/h   
400 metri 16,3 13,9
1000 metri 31,8 27,3
Potenza max   
CV/kW 58,23/43,42 71,03/52,97
giri al minuto 5727 5186
Coppia max   
Nm/kgm 88,42/9,02 115,02/11,73
giri al minuto 3469 2657
Frenata  
da 100 km/h 60,0 58,6
Consumi  
Autostrada 15,3 11,5
Extraurbano 17,8 13,7
90 km/h 19,0 14,8
120 km/h 17,4 13,0
Al massimo 11,6 9,7
Autonomia  
90 km/h 139,3 221,4
Al massimo 93,1 164,6
Prezzo11.800 14.000
   
   



 

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topomoto
Gio, 11/29/2012 - 10:15
E poi costano un botto!