Salta al contenuto principale

Alex Zanardi: pronto a campagna gratis contro guida con gli smatphone

Alex Zanardi sottolinea i rischi delle guida distratti dagli smartphone e sottolinea la necessità di sensibilizzare maggiormente i guidatori sul tema, proponendosi, a titolo completamente gratuito, come testimonial per campagne promosse dalle istituzioni
 
Zanardi testimonial guida sicura
Alex Zanardi torna sul tema dell’educazione stradale, sottolineando con un tweet  la gravità della situazione: “Viaggiamo circondati da “guidatori” con gli occhi sul telefono! Scusate, non sono un santo, ma vorrei fare la mia parte nel passare parola…”. Il pluricampione olimpico insiste su di un tema a lui molto caro e sul quale s’era già in precedenza espresso: “Innanzitutto bisogna far comprendere — ha spiegato — che il livello di attenzione mentre si guida è direttamente connesso alla percezione che abbiamo dei rischi potenziali che incontriamo. Quindi, se avessimo contezza dell’eventuale pericolo terremmo gli occhi fissi sulla strada e non sullo schermo del telefonino; manterremmo una velocità e una distanza di sicurezza adeguata alle condizioni del traffico, del manto stradale e della potenza dell’auto”. Il rischio è più che concreto e, stando ai dati diffusi con l’ultimo rapporto Aci/Istat, in continua crescita: oggi, la prima causa di incidenti stradali non è più l'eccessiva velocità, bensì la distrazione del guidatore, responsabile del 16,2 % degli incidenti.
Purtroppo, per molte persone la chiave per comprendere i potenziali pericoli è passare attraverso esperienze traumatiche anche se non drammatiche e invece se si facessero ragionare gli automobilisti sulla percezione dei rischi si infonderebbe in loro una consapevolezza che eviterebbe di far correre rischi inutili, come quello di rispondere ai messaggi o scaricare la posta mentre si è al volante”.
Le multe non bastano: Alex ha sottolineato l’importanza delle campagne di sensibilizzazione, riferendosi alla necessità da parte dello stato, ma anche delle stesse aziende, d’intervenire con maggior fermezza per risolvere, o quantomeno limitare, il problema: “Mi piacerebbe vedere delle campagne sociali che inquadrino bene ciò su cui oggi forse si ragiona troppo poco - ha detto - e sarei felice di vederne una come quello che ha girato il pilota Jackie Stewart per una bevanda alcolica, che illustra un concetto: o guidi o bevi. Sono convinto che se una compagnia telefonica ne facesse una contro le distrazioni al volante dimostrerebbe di avere a cuore i clienti andando, per paradosso, oltre gli interessi economici”. Non solo parole, ma anche fatti: il 51enne bolognese s’è infatti detto volenteroso di aiutare, anche gratis, con una campagna ad hoc: “Il problema è così grave che se, per esempio, me lo proponesse la polizia stradale farei da testimonial senza chiedere un cent”.
Aggiungi un commento