Al via gli incentivi 2025 per moto e scooter elettrici: come richiederli e quanto valgono
I 30 milioni di euro stanziati per gli incentivi 2025 erano di fatto rimasti “bloccati” a causa dell’impossibilità da parte dei concessionari di accedere al portale e, quindi, richiedere lo sconto. Ora che il sito è di nuovo operativo, conviene affrettarsi

Tornano gli incentivi
Già in difficoltà (ad eccezione delle micro-car, che hanno invece registrato qualche immatricolazione in più), il mercato degli elettrici dall’inizio di quest’anno è stato ulteriormente “ostacolato” dalla mancata riattivazione del portale ministeriale dedicato alla gestione degli incentivi. I soldi c’erano, ma il sito messo a disposizione dei concessionari era bloccato. Nonostante i 30 milioni di euro messi a disposizione per il 2025, i bonus per l’acquisto di moto e scooter elettrici sono infatti rimasti “inaccessibili”: il problema non riguardava i fondi, ma, appunto, il portale attraverso cui i concessionari avviano le pratiche di “rimborso”. In pratica, nessun rivenditore, fino ad oggi, si assumeva il rischio di praticare uno sconto che poi sarebbe potuto diventare difficile da recuperare.
Una situazione già evidenziata dal presidente di Confindustria ANCMA Mariano Roman che, in più occasioni, aveva chiesto “una rapida riapertura al fine di favorire l’applicazione ordinata della norma”. Richiesta finalmente accolta dato che, da quanto si apprende, il portale è finalmente tornato operativo e, con esso, la possibilità di accedere effettivamente ai bonus. Ora che il portale è tornato operativo, conviene affrettarsi. Facciamo un breve ripasso…
Quanto valgono gli sconti
Gli incentivi statali riguardano moto, scooter, tricicli e quadricicli elettrici e ibridi, (nonostante quest’ultimi non esistano al momento sul mercato). Le cifre sono interessanti:
- Contributo (senza vincoli) del 30% sul prezzo di listino con limite massimo di 3.000 euro di sconto.
- Contributo del 40% del prezzo di listino se si rottama una moto o uno scooter inquinante (Euro 0/1/2/3 di proprietà di chi compra o di un familiare convivente da almeno 12 mesi) fino ad un massimo di 4.000 euro di sconto. Per la rottamazione vanno bene anche i ciclomotori, a patto però che siano regolarmente targati: non vanno bene quelli senza targa o con la vecchia targhetta a 5 caratteri.
NB: gli sconti vanno calcolati sul prezzo praticato dal concessionario senza IVA, che verrà poi calcolata ed aggiunta al prezzo incentivato.
Le regole per richiederli
Le pratiche burocratiche per ottenere lo sconto vengono fatte dal concessionario, chi compra deve solo pagare. Ma fate attenzione, ci sono alcune regole da rispettare per ottenere i contributi: eccole.
- Per ottenere il bonus al 40% bisogna rottamare una moto o uno scooter omologati Euro 0/1/2/3.
- Il veicolo rottamato deve essere intestato da almeno 12 mesi a chi sta comprando lo scooter elettrico. Può anche essere di un familiare purché sia “convivente”, cioè abiti nella stessa casa.
- Il veicolo da rottamare deve essere consegnato al concessionario contestualmente all’acquisto del nuovo veicolo.
- Per avere i contributi si possono rottamare anche i ciclomotori, ma devono essere regolarmente targati: non vanno bene quelli senza targa o con la vecchia targhetta a 5 caratteri.
- Gli incentivi valgono per acquistare qualsiasi veicolo di categoria L (moto, scooter, tricicli e quadricicli): si può rottamare una moto a benzina per comprare un quadriciclo elettrico, ma anche un quadriciclo a benzina per una moto elettrica e così via.
- I bonus sono riservati solo ed unicamente ai privati, quindi niente società di sharing. Una decisione presa appunto per scongiurare il rischio delle autoimmatricolazioni e dei km zero. I bonus valgono anche se si acquista il veicolo in leasing.
- La piattaforma messa a disposizione dal Ministero è operativa, i consumatori possono acquistare moto e scooter approfittando degli incentivi fino ad esaurimento dei fondi.