Agrati-Garelli, la storia della casa brianzola in un dvd fotografico
Agrati-Marelli - Il dvd che narra la storia della casa brianzola è disponibile presso il Comune di Monticello Brianza e ripercorre i momenti più significativi dell'azienda lecchese attraverso stupende immagini di repertorio, a partire da quelle in bianco e nero degli inizi negli anni Sessanta fino alla chiusura del 1991. In mezzo, purtroppo, molti passaggi di proprietà, tutti assai poco fortunati
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Mezzo secolo di storia italiana
L’idea di realizzare il DVD per ripercorrere la storia della Agrati-Garelli è venuta a un ex dipendente e grande fan della Garelli, Pierangelo Besana: in occasione della mostra espositiva negli ex stabilimenti dello scorso maggio, ha deciso di raccogliere pubblicità, immagini all’interno dello stabilimento, schizzi e progetti in un dvd che sta è ora disponibile per la vendita (e sta andando a ruba al Comune di Monticello Brianza). Tutto iniziò nel 1961 quando la Agrati, costruttrice di biciclette, si fuse con la Garelli di Sesto San Giovanni formando così la Agrati-Garelli, marchio destinato a durare a lungo: nei suoi anni d'oro, la casa motociclistica, che aveva ampliato i padiglioni a Cortenuova di Monticello, esportava in tutto il mondo i suoi scooter e ciclomotori. Nel 1991, però, la crisi ha portò alla chiusura dello stabilimento che anni prima aveva raggiunto picchi di produzione attorno a 45 mila veicoli l’anno. Sul bilancio dell’azienda gravarono anche i costi delle corse motociclistiche, che però portarono a quattro titoli mondiali vinti dal 1982 al 1987. In seguito il marchio fu rilevato dalla Fantic Motor di Barzago che di Garelli acquisì la rete vendite ma con poca fortuna: nel 1997 anche la Fantic chiuse i battenti. Fino al 2005, il marchio Garelli è stato utilizzato per commercializzare in Italia ciclomotori e scooter di produzione asiatica. Nel 2006 l’arrivo di Paolo Berlusconi e della sua holding che fonda la Nuova Garelli Spa, per commercializzare in Europa scooter di progettazione italiana e costruzione cinese. Ma anche qui l’operazione è poco fortunata: dopo il tentativo di acquisto della fallita Moto Morini, la Nuova Garelli, dopo oltre cinque anni di gestione in perdita, è passata alla società d'investimento abruzzese Ab Capital nel giugno 2011.
L’idea di realizzare il DVD per ripercorrere la storia della Agrati-Garelli è venuta a un ex dipendente e grande fan della Garelli, Pierangelo Besana: in occasione della mostra espositiva negli ex stabilimenti dello scorso maggio, ha deciso di raccogliere pubblicità, immagini all’interno dello stabilimento, schizzi e progetti in un dvd che sta è ora disponibile per la vendita (e sta andando a ruba al Comune di Monticello Brianza). Tutto iniziò nel 1961 quando la Agrati, costruttrice di biciclette, si fuse con la Garelli di Sesto San Giovanni formando così la Agrati-Garelli, marchio destinato a durare a lungo: nei suoi anni d'oro, la casa motociclistica, che aveva ampliato i padiglioni a Cortenuova di Monticello, esportava in tutto il mondo i suoi scooter e ciclomotori. Nel 1991, però, la crisi ha portò alla chiusura dello stabilimento che anni prima aveva raggiunto picchi di produzione attorno a 45 mila veicoli l’anno. Sul bilancio dell’azienda gravarono anche i costi delle corse motociclistiche, che però portarono a quattro titoli mondiali vinti dal 1982 al 1987. In seguito il marchio fu rilevato dalla Fantic Motor di Barzago che di Garelli acquisì la rete vendite ma con poca fortuna: nel 1997 anche la Fantic chiuse i battenti. Fino al 2005, il marchio Garelli è stato utilizzato per commercializzare in Italia ciclomotori e scooter di produzione asiatica. Nel 2006 l’arrivo di Paolo Berlusconi e della sua holding che fonda la Nuova Garelli Spa, per commercializzare in Europa scooter di progettazione italiana e costruzione cinese. Ma anche qui l’operazione è poco fortunata: dopo il tentativo di acquisto della fallita Moto Morini, la Nuova Garelli, dopo oltre cinque anni di gestione in perdita, è passata alla società d'investimento abruzzese Ab Capital nel giugno 2011.
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