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Africa Eco Race, seconda tappa: vince Paolo Ceci

La lunga e impegnativa seconda tappa dell’Africa Eco Race 2017, articolata tra Domaine Moulay e Tagounite, ha visto l’introduzione delle dune nel percorso, che erano invece assenti il giorno precedente. Gli elementi c’erano tutti: sabbia, piste sia tecniche e veloci, navigazione. Una Prova Speciale così composta, della lunghezza di 370 chilometri, ha visto Ceci protagonista, ma ha anche provocato i primi danni tra i concorrenti.
Ceci è il nuovo leader
Dopo una notte sottozero nel bivacco di Domaine Moulay, i piloti sono partiti per la dura giornata guidati dalla KTM del giovanissimo Teddy Gev Sella, diciotto anni appena, vincitore dello stage del giorno precedente, che ha aperto la strada sulle dune di Merzouga. Caduto senza conseguenza, è stato però raggiunto e superato da Paolo Ceci sulla sua potente Honda Africa Twin Rally, che lo ha portato a siglare la sua prima vittoria di tappa. Buona prestazione anche per il marocchino Harite Gabari, 3º di giornata. Solo 5º, invece, il due volte campione in carica Pal Anders Ullevalseter, dietro Martin Benko, a quasi il 46 minuti dalla prima moto, a causa di una caduta che ha danneggiando la sua KTM.
Giornata da dimenticare per l’altro italiano che gareggia su una bicilindrica, Paolo Caprioni, rimasto senza benzina a causa della voracità del serbatoio della sua KTM 990 Adventure e costretto dai commissari a uscire dalla Speciale per continuare su strada, e ripartire il giorno dopo in ultima posizione. Peccato perché le dune sono la sua specialità tanto che, prima dell’inconveniente, stava procedendo nei i primi dieci posti.
Attualmente, la classifica generale è guidata da Ceci, seguito da Sella e Ullevalseter, mentre gli altri italiani sono così posizionati: Pelloni 9º, Stefani 27º, Caprioni 28º, Dalmasso 31º, Savini 33º.
La terza tappa Tagounite - Assa prevede, invece, una Speciale di ben 433 chilometri su 525 totali, e vedrà scendere i piloti verso sud, per una delle giornate più lunghe della gara.
Il tratto cronometrato partirà direttamente dal bivacco, con una pista sabbiosa che condurrà fino a uno splendido canyon e, successivamente, a grandi pianure rocciose, fino alle dune marocchine dell’Erg Chegaga. Il tratto selettivo sarà sabbioso per 25 chilometri e, all’uscita dalle dune, i concorrenti si troveranno davanti il lago Iriki, dopodiché, lungo il confine algerino, la navigazione si farà più facile. Il percorso continuerà con un tratto faticoso per i piloti, a causa dei continui cambiamenti di ritmo imposti dalla configurazione irregolare del terreno.
Classifica genarale dopo la seconda tappa: 1. Ceci (Honda) 5.57’12’’ - 2. Sella (KTM) +1’19’’ - 3. Ullevalseter (KTM) +47’55’’ - 4 Gabari (KTM) +48’06’’ - 5. Agoshkov (KTM) +1.13’28’’ - 6. Benko (KTM) +1.22’49’’ - 7. Zatko (KTM) +1.24’52’’ - 8. Rahm (KTM) +1.26’12’’ - 9. Pelloni (Yamaha) +1.30’46’’ - 10. Young (KTM) +1.46’49’’

Ph. Corradini
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