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Africa Eco Race 2019, presentata l’undicesima edizione

È stata presentata l’undicesima edizione dell’Africa Eco Race, il rally che segue le tracce e lo spirito dei primi raid africani e che partirà il prossimo 30 dicembre dal Principato di Monaco per arrivare, 12 tappe dopo, in Senegal il 13 gennaio sul celebre lago rosa di Dakar
Un’avventura senza tempo
L’Africa Eco Race, il rally che si ispira alla Paris-Dakar e ne recupera parte del percorso originario, partirà il prossimo 30 dicembre dal Principato di Monaco per arrivare, 12 tappe dopo, in Senegal il 13 gennaio. Si tratta di una manifestazione voluta e organizzata da Hubert Auriol, vincitore per ben tre volte dello storico raid ideato da Thierry Sabine nel 1978.
Al Casinò di Venezia l’organizzazione dell’Africa Eco Race e Motor Bike Expo hanno presentato l’undicesima edizione del rally africano con arrivo nella città di Dakar. Presenti Anthony Schlesser – figlio del patron Jean-Louis Schlesser – e René Metge, ricognitore del percorso, insieme al rappresentante italiano della competizione Franco Picco e a Francesco Agnoletto e Paola Somma di MBE.
Con i suoi 6.500 chilometri di cui 4.500 di prove speciali, la partenza in Europea, le tappe nel deserto africano attraverso tre Paesi (Marocco, Mauritania e Senegal) e l'arrivo sul leggendario lago Rosa, l’Africa Eco Race rappresenta un ritorno alle origini delle grandi corse.
In dieci anni di esperienza la macchina organizzativa si è perfezionata e oggi è capace di fornire contenuti d'eccezione e una struttura solida, sia a livello tecnico, sia in fatto di sicurezza. L'edizione 2019 seguirà il percorso già conosciuto negli anni passati senza, tuttavia, ricalcarne completamente le tracce. Per variare l’itinerario, infatti, sono state apportate modifiche sia sulle piste marocchine, sia sulle dune più a sud, con un occhio di riguardo per la navigazione, che si annuncia impegnativa.
Dodici giorni di gara – di cui cinque in Marocco, sei in Mauritania e una in Senegal – bivacchi allestiti per la notte, tappe ad anello e la Marathon 500 miglia suddivisa in due giornate, sabbia, dune e piste tecniche: tutte caratteristiche cui dovranno fare i conti i partecipanti. Se nel 2018 gli equipaggi iscritti sono stati 186, per la prossima edizione si prevede un aumento, complice un’organizzazione della Dakar (quella sudamericana) ancora non ben definita, che certo non incoraggia a investire su una gara i cui dettagli sono tuttora oscuri.
L’Africa Eco Race, per contro, sta riscuotendo sempre più interesse: forte della presenza, durante la presentazione, di diversi dakariani intenzionati a partecipare, primo tra tutti il pilota Yamaha Alessandro Botturi. Al via per anche il pilota paraplegico Gianluca Tassi che si butterà in una doppia sfida con una vettura appositamente preparata per le sue esigenze e mossa da un motore elettrico.
La corsa verso il lago Rosa è aperta a ogni tipo di veicolo e partecipante: al via moto, auto, camion e side-by-side e, per le due ruote, la possibilità di partecipare anche con cilindrate oltre 450 cm3, come nelle migliori tradizioni di una volta.
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