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8 ore di Suzuka: Rea cerca il bis con Lowes e Fores

La Kawasaki annuncia il tridente per la grande classica di metà luglio: la formazione sembra anche più competitiva rispetto all'anno scorso, ma il quesito resta sempre lo stesso: si riuscirà a correre? Entro due settimane dovrebbe partire la prevendita dei biglietti e non tutto il motorsport si è ancora fermato in Giappone
L'anno scorso la vittoria alla 8 ore di Suzuka è arrivata in modo quanto mai rocambolesco, con il successo attribuito a gara finita dopo la decisione dei giudici che avevano accettato il ricorso della Kawasaki. Quest'anno Rea prova a fare filotto, seppure con compagni diversi: Alex Lowes prende il posto di Leon Haslam, Xavi Fores quello di Toprak Razgatlioglu (che nel 2019 aveva fatto da riserva). La squadra ufficiale della casa di Akashi si presenta quindi sulla carta ancora più forte. La Ninja ZX-10RR sarà affidata alla squadra di Guim Roda e la struttura affiancherà al cinque volte campione del mondo superbike Johnny Rea proprio Alex Loews: il pilota inglese già tre volte vincitore della classica giapponese. Per Xavi Fores, alfiere della Puccetti Racing in WSBK, sarà invece la seconda esperienza alla 8 ore di Suzuka dopo l’esordio del 2019 con HARC-PRO Honda.

Semaforo verde?
La grande classica 2020 in programma dal 17 al 19 luglio è al momento quindi confermata, e d'altronde il motorsport in Giappone e più in generale in Asia non ha subito uno stop totale. La 8 ore inizierà la prevendita dei biglietti il prossimo 12 aprile, mentre questa settimana, sempre sulla pista nella regione del Kansai si sono svolti i test ufficiali dell'All Japan Superbike (con libero accesso del pubblico alle tribune). Al Fuji invece i piloti sono scesi in pista per le prove della Super Formula. La prima gara della stagione delle derivate di serie ad ogni modo è stata posticipata. Per quanto riguarda la 8 ore di Suzuka, il calendario che la colloca a luglio inoltrato lascia aperta più di una speranza, anche se il governo ha incluso la gara tra i grandi eventi, gettando più di un'ombra sull'effettiva possibilità che si corra. È notizia recente inoltre che le autorità giapponesi vieteranno l'ingresso ai viaggiatori che sono stati di recente negli Stati Uniti, in gran parte dell'Europa, in Cina o in Corea del Sud, come misura per contenere la diffusione del coronavirus. Il divieto di ingresso si applicherà a tutti i cittadini non giapponesi che sono stati nei 14 giorni precedenti l'arrivo in una delle regioni individuate, mentre ai giapponesi di ritorno verrà chiesto di stare in quarantena per due settimane. La speranza è che con l'inizio dell'estate le restrizioni possano essere cancellate, e che al contempo anche i cittadini europei abbiano possibilità di spostarsi all'estero.
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