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Per 40 km senza la moglie dimenticata dopo una sosta

Un motociclista piemontese ha percorso 40 km prima di accorgersi di aver abbandonato la consorte a Moncalvo d’Asti, subito dopo una sosta. Resosi conto dell’assenza, ha chiamato i carabinieri dicendo: “Mi è caduta dal sellino, aiutatemi a ritrovarla”
“Pane e tulipani” su due ruote
Come nel film di Silvio Soldini del 1999, intitolato “Pane e tulipani”, nel quale Licia Maglietta viene dimenticata in autogrill dall’autista del pullman su cui era andata in gita, così la moglie di un motociclista piemontese di cinquantanove anni è stata lasciata per strada dopo una sosta. Motociclista, aggiungiamo, molto distratto, visto che gli sono occorsi ben 40 km di strada senza un “Vai piano”, un “Non fare lo stupido” o un più fisico avviso-colpetto nei reni, per accorgersi di aver dimenticato il suo prezioso passeggero. Una volta resosi conto dell’assenza della moglie, il marito ha chiamato i carabinieri, dicendo allarmato: “Ho perso mia moglie, deve essere caduta dalla moto mentre viaggiavamo. Non posso chiamarla, il suo cellulare è rimasto nel bauletto della moto, aiutatemi”. Subito dopo, però, all’uomo è arrivata una telefonata da un numero sconosciuto: era la moglie che si era fatta prestare un telefono da un passante per chiamarlo e avvisarlo della dimenticanza. Possiamo solo immaginare il tono della chiamata che non dev’essere stato proprio del tipo: “Tesoro, ti sei dimenticato di me!”, ma avrà avuto certamente toni più accesi. A questo punto, a noi motociclisti di vecchia data, vengono in mente due ipotesi. Prima: il marito, stanco dei “consigli” di guida della passeggera (i “Vai piano” di cui scrivevamo sopra), voleva godersi un tratto guidato come si deve. Da qui, la “dimenticanza”. Seconda ipotesi: la taratura della sospensione posteriore era posizionata sulla tacca LM, che non sta per "Light mono", ma per “Legno massello”, e se anche sulla sella si fosse seduto un elefante del Circo Orfei, il nostro non avrebbe battuto ciglio. Figuriamoci dunque l’assenza del peso leggero (in termini ponderali perlomeno, altrimenti torniamo all'ipotesi 1) della moglie “zavorrina”!
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