Valentino Rossi: "Marquez? Mai visto un campione correre per far perdere un altro"
MotoGP news - Intervistato dalle "Iene" di Italia 1, Valentino Rossi ha ripercorso i momenti salienti della sua carriera, dalla rivalità con Max Biaggi al decimo titolo che non è mai arrivato, senza risparmiare una stoccata a Marc Marquez
Image
News
Dopo il Gran Premio di Misano Valentino Rossi è stato intervistato dalle "Iene” e ha raccontato le sue sensazioni. Come riporta il sito Sportmediaset, il Dottore ha ammesso: “Mi dispiace andare in pensione. Sono pronto, ma continuo a fare il pilota, correrò con delle macchine GT, serie Endurance, rimarrò in pista, sennò mi annoio! Non so ancora che campionato fare”.
Il futuro è già scritto
Il pesarese ha poi raccontato come ha maturato la consapevolezza di smettere: “Ho pensato di continuare quest’anno però ho detto, vedo quanto sono competitivo, se riesco a vincere, se riesco a salire sul podio, se riesco a fare delle belle gare. Però quest’anno è stata più dura del previsto, mi aspettavo di andare un po' più forte, di fare meno fatica. Dopo la gara di Assen, e li mi ero prefissato di decidere con calma, ho aspettato una settimana e poi ho detto, via, ci siamo. Sai qual è il problema? È che io sono vecchio! Ho 42 anni, gli altri piloti ne hanno 25. Fossi stato più giovane ci sarebbe stato il tempo per ripensarci ma ormai va bene così”.
"Nel 2022 ci saranno quattro italiani forti"
Nell’ultima gara a Misano ha chiuso nella top 10: “È stato un weekend molto emozionante, con una grande atmosfera. Era pieno di gente, pieno di tifosi. Poi sono contento perché sono riuscito a fare una bella gara. Partivo indietro e sono finito decimo, sono riuscito ad andare piuttosto forte, ho fatto dei sorpassi, mi sono divertito, quindi è stato il miglior modo per salutare tutti i tifosi. E dopo la bandiera a scacchi mi sono fermato sotto la tribuna, ho tirato il casco, è stato bello”. Non ci sarà più lui il prossimo anno in pista, ma ammette: “Ci sono un sacco di piloti italiani: Francesco Bagnaia, Franco Morbidelli, mio fratello (Luca Marini, ndr.), Enea Bastianini, possono essere forti. Sarà un po' diverso ma sarà bello uguale!”
I rivali più forti
Presto farà i conti anche con una nuova avventura, diventare padre, e l'ha paragonata alla vittoria di un Mondiale: “Sapere di diventare papà è sicuramente più emozionante, vincere il mondiale è più adrenalinico”. E sul nome della sua primogenita ha detto: “Ci piaceva Vittoria…vediamo dai!” Tornando indietro negli anni Rossi ha commentato la vittoria del suo primo mondiale, nel 1997, in 125: “È un sogno che si avvera. Vincere un mondiale è una cosa che non dimentichi. Il primo mondiale non si scorda mai!” Poi uno dei momenti più celebri è stata la gara disputata a Suzuka nel 2001: “La pista era bellissima e li ci fu una grande lotta con Max Biaggi, io ho provato un sorpasso all’esterno, lui mi ha dato una gomitata, poi il mio sorpasso con l’alzata del dito medio. È stato un grande momento! Una rivalità bellissima in cui lottavamo per vincere il mondiale e questa è stata un po' una mezza rissa da strada, ma è stata bella”. E poi la vittoria del mondiale a Phillip Island nel 2004: “Questa è probabilmente la vittoria più bella della mia carriera. Con Gibernau è stata una rivalità tosta. All’inizio eravamo abbastanza amici, dopo un po' meno…è molto difficile andare d’accordo quando si lotta per i mondiali insieme. Tra i due andavo meno d’accordo con Biaggi, con lui è stata molto più lunga la rivalità”. E se si parla di rivali? “I più grandi sono stati Biaggi, Stoner, Lorenzo”.
Resta l'amaro in bocca
Gli è mancato solo il decimo titolo ed è tornato a parlare di quell’anno difficile: “Nel 2015 ho dei ricordi molti brutti perché c’è stata una grande lotta tra me e Lorenzo e abbiamo avuto dei problemi con Marquez che mi ha fatto perdere. Non si era mai visto che un campione corra per far perdere un altro e non per vincere lui. Mi dispiace non aver vinto 10 mondiali perché a Valencia ho sbagliato e sono caduto ma questo ha fatto più male. È un grande rammarico perché non me l’aspettavo e da lì non è stato più lo stesso”.
Il futuro è già scritto
Il pesarese ha poi raccontato come ha maturato la consapevolezza di smettere: “Ho pensato di continuare quest’anno però ho detto, vedo quanto sono competitivo, se riesco a vincere, se riesco a salire sul podio, se riesco a fare delle belle gare. Però quest’anno è stata più dura del previsto, mi aspettavo di andare un po' più forte, di fare meno fatica. Dopo la gara di Assen, e li mi ero prefissato di decidere con calma, ho aspettato una settimana e poi ho detto, via, ci siamo. Sai qual è il problema? È che io sono vecchio! Ho 42 anni, gli altri piloti ne hanno 25. Fossi stato più giovane ci sarebbe stato il tempo per ripensarci ma ormai va bene così”.
"Nel 2022 ci saranno quattro italiani forti"
Nell’ultima gara a Misano ha chiuso nella top 10: “È stato un weekend molto emozionante, con una grande atmosfera. Era pieno di gente, pieno di tifosi. Poi sono contento perché sono riuscito a fare una bella gara. Partivo indietro e sono finito decimo, sono riuscito ad andare piuttosto forte, ho fatto dei sorpassi, mi sono divertito, quindi è stato il miglior modo per salutare tutti i tifosi. E dopo la bandiera a scacchi mi sono fermato sotto la tribuna, ho tirato il casco, è stato bello”. Non ci sarà più lui il prossimo anno in pista, ma ammette: “Ci sono un sacco di piloti italiani: Francesco Bagnaia, Franco Morbidelli, mio fratello (Luca Marini, ndr.), Enea Bastianini, possono essere forti. Sarà un po' diverso ma sarà bello uguale!”
I rivali più forti
Presto farà i conti anche con una nuova avventura, diventare padre, e l'ha paragonata alla vittoria di un Mondiale: “Sapere di diventare papà è sicuramente più emozionante, vincere il mondiale è più adrenalinico”. E sul nome della sua primogenita ha detto: “Ci piaceva Vittoria…vediamo dai!” Tornando indietro negli anni Rossi ha commentato la vittoria del suo primo mondiale, nel 1997, in 125: “È un sogno che si avvera. Vincere un mondiale è una cosa che non dimentichi. Il primo mondiale non si scorda mai!” Poi uno dei momenti più celebri è stata la gara disputata a Suzuka nel 2001: “La pista era bellissima e li ci fu una grande lotta con Max Biaggi, io ho provato un sorpasso all’esterno, lui mi ha dato una gomitata, poi il mio sorpasso con l’alzata del dito medio. È stato un grande momento! Una rivalità bellissima in cui lottavamo per vincere il mondiale e questa è stata un po' una mezza rissa da strada, ma è stata bella”. E poi la vittoria del mondiale a Phillip Island nel 2004: “Questa è probabilmente la vittoria più bella della mia carriera. Con Gibernau è stata una rivalità tosta. All’inizio eravamo abbastanza amici, dopo un po' meno…è molto difficile andare d’accordo quando si lotta per i mondiali insieme. Tra i due andavo meno d’accordo con Biaggi, con lui è stata molto più lunga la rivalità”. E se si parla di rivali? “I più grandi sono stati Biaggi, Stoner, Lorenzo”.
Resta l'amaro in bocca
Gli è mancato solo il decimo titolo ed è tornato a parlare di quell’anno difficile: “Nel 2015 ho dei ricordi molti brutti perché c’è stata una grande lotta tra me e Lorenzo e abbiamo avuto dei problemi con Marquez che mi ha fatto perdere. Non si era mai visto che un campione corra per far perdere un altro e non per vincere lui. Mi dispiace non aver vinto 10 mondiali perché a Valencia ho sbagliato e sono caduto ma questo ha fatto più male. È un grande rammarico perché non me l’aspettavo e da lì non è stato più lo stesso”.
Foto e immagini
Aggiungi un commento
Caro Valentino.
Se dopo il gran premio anziche' attaccare Marquez nella conferenza stampa fossi stato bello zitto,il gp successivo avresti vinto il 10° titolo.
Invece non hai fatto altro che far incazzare Marquez e cosi hai perso.
Complimenti..
- Accedi o registrati per poter commentare