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MotoGP, le Suzuki vanno in discarica e Rins rimane senza GSX-RR

Le moto di Hamamatsu saranno distrutte per evitare di pagare tasse, e lo spagnolo che ha vinto l'ultima gara del campionato non potrà nemmeno tenere un esemplare per ricordo. Nonostante una stagione con buoni risultati, la decisione di Suzuki è stata irrevocabile

Le bellissime e vincenti Suzuki GSX-RR che hanno partecipato al motomondiale 2022 andranno alla pressa. Lo ha spiegato lo stesso Livio Suppo – team manager della squadra di Hamamatsu nella stagione appena conclusa- nel corso di una intervista di fine anno. Alex Rins, che con la Suzuki quest'anno ha vinto due gare, compresa l'ultima di Valencia, cinque in totale nelle sei stagioni corse per la marca giapponese, ha visto negato il suo desiderio di avere un esemplare da conservare per ricordo.

 

Che beffa

Pare che – comprensibilmente- il pilota spagnolo si sia infastidito per l'impossibilità di avere una GSX-RR, dal momento che le moto finiranno alla discarica. La ragione è semplice: evitare di pagare dazi sull'importazione e tasse correlate una volta che le moto rientreranno in Giappone. Anche i pezzi di ricambio faranno la stessa fine, e per quanto si è capito si salveranno solo un paio di esemplari per il museo della Suzuki.

 

Nessun dietrofront

Alex Rins ha chiuso il mondiale al settimo posto, e senza la flessione di metà anno dovuta allo shock per la notizia del ritiro, probabilmente sarebbe riuscito anche a fare meglio. Peggio è andata a Joan Mir, che non è mai andato a podio e ha avuto anche diversi problemi fisici conseguenti all'infortunio alla caviglia patito a Spielberg.

Suzuki è stata irrevocabile nella propria volontà di recedere dall'impegno in MotoGP: lo ha stabilito il consiglio d'amministrazione, nonostante la contrarietà del presidente. I motivi sono molteplici: Hamamatsu ha bisogno di investire nello sviluppo della mobilità elettrica nel settore automobilistico, mentre la produzione e vendita di motociclette nel settore delle due ruote sono in calo da anni. È parecchio che i modelli Suzuki non sono più un riferimento per il mercato, in ogni settore.

La goccia che ha fatto traboccare il vaso, pochi giorni prima del GP di Jerez alla fine di aprile, sembrerebbe essere stata un diesel-gate scoppiato nel reparto auto di Suzuki Motor, a causa di dispositivi di abbattimento dei gas di scarico illegali su circa 25mila veicoli.

 

 

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