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MotoGP 2025 - Il valzer dei tecnici: mai così tanti cambi in una stagione

L'arrivo di Marquez in Ducati ha dato il via a un mercato importante dei crew chief: il #93 sarà assistito da Marco Rigamonti, Daniele Romagnoli ha seguito Jorge Martin in Aprilia. Bastianini ritrova Giribuola, Flamigni farà coppia con Morbidelli

Si dice che dietro a un grande uomo c'è sempre una grande donna e in un certo senso questo adagio può essere trasposto anche in chiave motociclistica: dietro ogni grande pilota c'è un grande capotecnico...vero o non vero? Di sicuro il crew chief è la figura più importante all'interno del box e il mercato di quest'anno è stato particolarmente effervescente, complici i molti cambi di casacca dei top rider in MotoGP. Andiamo a vedere nel dettaglio quali sono stati i principali avvicendamenti.


Nel segno della continuità

Partiamo dal campione in carica: Daniele Romagnoli ha seguito Jorge Martin in Aprilia, dopo diversi anni di servizio in Ducati. D'altronde Radar è con lui dal suo debutto in MotoGP e ha un gran feeling con un pilota dal carattere esuberante. Oltre che tecnico di grande esperienza, Romagnoli è capace anche di entrare nelle pieghe mentali del suo pilota per farlo ragionare. Tutto nuovo anche l'altro lato del box, con Francesco Venturato “promosso” dal ruolo di performance engineer a crew chief di Marco Bezzecchi.

Pecco Bagnaia è tornato al numero 63, ma per il resto non cambia nulla: Cristian Gabarrini sarà con lui, mentre Marc Marquez cambierà il secondo capotecnico in due anni. L'otto volte campione del mondo era passato da Santi Hernandez a Frankie Carchedi con il trasferimento in Gresini e ora, nel team factory, troverà Marco Rigamonti ad aspettarlo. Dopo avere lavorato negli ultimi anni con Andrea Iannone, Johann Zarco ed Enea Bastianini, l'esperto ingegnere avrà l'onere e l'onore di sedere al fianco di uno dei piloti di maggiore talento in MotoGP.

Rimanendo in orbita Ducati, nel box VR46 rimarrà l'intramontabile Matteo Flamigni, che lavorerà con Franco Morbidelli, mentre Fabio Di Giannantonio avrà al suo fianco Massimo Branchini. Gresini Racing sostituirà Marc Marquez con Fermin Aldeguer, che prenderà in eredità Carchedi, mentre Alex Marquez proseguirà con Donatello Giovanotti.


Rivoluzione in corso

Yamaha ha raddoppiato le moto in pista, ma ci sono cambiamenti anche nel team factory. Alex Rins sarà accoppiato con David Munoz, di provenienza VR46, mentre il tandem Fabio Quartararo-Diego Gubellini non si tocca. In Prima Pramac ci sarà il ritorno di Giacomo Guidotti, in uscita da HRC. Il tecnico toscano ritroverà Jack Miller, mentre Miguel Oliveira farà coppia con Luca Ferraccioli, anche lui in arrivo da VR46.

Tanti cambiamenti anche in Honda: Joan Mir proseguirà con Santi Hernandez, mentre Luca Marini ha voluto un nuovo tecnico, che sarà Christian Pupulin. L'ingegnere che aveva accompagnato Jack Miller in KTM da Ducati cambierà di nuovo marca, così come Antonio Jimenez, che seguirà Aleix Espargarò e Romano Albesiano nella diaspora Aprilia, andando a rinforzare il test team. Johann Zarco andrà avanti con David Garcia, Somkiat Chantra erediterà Klaus Nohles da Nakagami.


Gli altri cambiamenti

Nel terremoto che sta sconvolgendo KTM, pochi i punti fermi. Pedro Acosta manterrà Paul Trevathan, che migrerà quindi nel team factory, mentre Brad Binder rimarrà con Andres Madrid. In Tech3 invece ci sarà una vera rivoluzione: Enea Bastianini ritroverà Alberto Giribuola, lasciato dopo i primi passi insieme in Ducati. Pigiamino tornerà quindi a sedersi al fianco di un pilota, dopo avere ricoperto il ruolo di coordinatore degli ingegneri KTM. Maverick Vinales si porta da Aprilia Manuel Cazeaux, che con lui aveva collaborato anche nel biennio in Suzuki.

Infine, ecco gli accoppiamenti del team Trackhouse, dove i crew chief rimangono gli stessi. Noe Herrera proseguirà con Raul Fernandez, mentre sarà di Giovanni Mattarollo il compito di “svezzare” il giapponese Ai Ogura.

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