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MotoGP 2017, Morbidelli: “Valentino Rossi è come uno zio”

MotoGP news – Franco Morbidelli ha vinto alla grande il titolo 2017 in Moto2 ed è pronto a fare il grande salto nella massima categoria, dove dovrà correre anche contro il suo maestro Valentino Rossi. Il “Morbido” ha parlato della stagione da poco conclusa e del rapporto che lo lega al nove volte campione del mondo, di cui ha detto: “Mi ha insegnato davvero tanto”
"Voglio continuare a imparare"
È un’amicizia di vecchia data quella che lega Franco Morbidelli, fresco vincitore di Moto2, e Valentino Rossi, fuoriclasse del Motomondiale che da qualche anno ha fondato la VR46 Riders Academy, prendendo sotto la sua ala molte giovani promesse del motociclismo tra cui appunto l’italiano che ha origini brasiliane. Il “Morbido” quest’anno ha spiazzato la concorrenza con nove vittorie nella classe di mezzo ed è giunto il tempo di passare alla massima cilindrata con il team Marc VDS, dove in pista si dovrà confrontare tra gli altri proprio con il suo maestro. Al sito motogp.com Morbidelli ha parlato del titolo, vinto con anticipo a causa dell’infortunio del suo sfidante principale: “Mi dispiace non aver potuto ottenere in pista il titolo. Sarebbe stato bello lottare con Thomas. Quando ho saputo poco prima della gara che avevo vinto il titolo sono stato contento per qualche secondo, poi ho realizzato che non era il modo con il quale volevo vincerlo. Sono orgoglioso di questo titolo e non solo per me stesso, ma anche per l’Italia, era dal 2009 che non ne festeggiavamo uno. Sono contento che Valentino abbia festeggiato con me, anche se ero preoccupato perché poco dopo ci sarebbe stata la sua gara, ma lui è stato al mio fianco tutto il tempo. Ha attraversato con me tutte le difficoltà e credo che per entrambi sia stato un momento di sollievo”. Parlando del rapporto che lo lega al pesarese, ha dichiarato: “Vale è sempre stato un maestro per me, è come uno zio direi. Non dico fratello perché provo più rispetto a differenza di come uno si sentirebbe con un fratello. L’ho conosciuto quando avevo 12 anni e da quel giorno mi ha insegnato davvero tanto e voglio continuare ad imparare”.
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