Vespa Rally 200: storia, prezzo e dati tecnici
Proposte in colori sgargianti e sportivi, le Vespa 180 e 200 Rally hanno rappresentato il massimo per i vespisti a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta. Ne sono state vendute oltre 60mila. Facile capire il perché…
Nata nel 1968 con la prima 180, la famiglia delle Vespa Rally è cresciuta negli anni grazie alla “sorellona” 200 arrivata nel ’72 forte di tantissime novità. In più di 10 anni, le evoluzioni sono state numerose, così come i modelli venduti in tutto il mondo. Una storia di famiglia che merita d’essere raccontata.
Vespa 180 Rally
Erede della 180 Super Sport, la Vespa Rally 180 arrivò sul mercato nel 1968, conquistando in breve tempo migliaia di appassionati. Era veloce, amava la guida sportiva, aveva un’ottima tenuta di strada, era curata nell’aspetto e vestita di colori sgargianti come il giallo cromo e il giallo arancione. Complice il nome, certamente accattivante, era assai difficile resisterle. Non per nulla ne furono venduti ben 26.495 esemplari…
La tecnica
Dal punto di vista tecnico, la prima 180 Rally si distingueva dalla Super Sport sia nel motore, completamente diverso e aggiornato con l'aspirazione a valvola rotante, che nell’estetica, specialmente per alcuni piccoli ma significativi particolari.
La velocità max superava i 100 km/h per un consumo di soli 2,8 litri di miscela - al 2% - ogni 100 km: fino a 300 km con un pieno da 8 litri. Nel motore era anche ben visibile la nuova ventola di raffreddamento con alette ricurve fissata alla camma delle puntine platinate con sei bulloni.
La scocca in lamiera d’acciaio, molto simile alla 180 Super Sport, era anch’essa bordata in acciaio inox ed abbellita dal nuovo stemma esagonale Piaggio posizionato in alto rispetto al copri sterzo. Il manubrio, molto più largo rispetto a quello montato sui precedenti modelli Vespa, ospitava al centro un altrettanto nuovo e sportivissimo contachilometri di colore nero, ulteriormente impreziosito dalla piccola spia verde delle luci accese. Nuova anche la sella, più lunga e più comoda, pensata da Piaggio per il turismo veloce. Altre “rotture” con il passato erano i cofani laterali, caratterizzati da una linea certamente più moderna e priva di modanature, le manopole al manubrio, nere e con righe antiscivolo verticali, e le leve di freno e frizione, provviste alle estremità di una sfera di sicurezza antiscivolo.
I colori e i dettagli
Dal 1968 al 1972, anno di arrivo della sorellona 200, la 180 Rally venne prodotta in quattro differenti colorazioni: Giallo Positano (1968-1969), Giallo Arancio (1968-1969), Giallo Cromo (dal 1970) e Argento metallizzato (dal 1970). Per distinguerli tra loro torna utile dare un’occhiata al fanalino posteriore, cromato sui i primi modelli e più squadrato e in tinta con la carrozzeria su quelli successivi. La protezione della ruota di scorta, posta sotto la scocca laterale sinistra, è invece di colore alluminio, con al centro un bullone per il fissaggio. Nuovo (lo ritroveremo sulla 200 e sui successivi PX), il bauletto porta oggetti con all'interno le istruzioni per il corretto rodaggio e serratura con chiave uguale a quella della serratura bloccasterzo.
Vespa 200 Rally
Qualche anno più tardi, nel 1972, la già fortunatissima 180 Rally fu affiancata dalla sorellona 200, vale a dire la Vespa di maggior cilindrata prodotta fino a quel momento. Grazie al motore più grande e ad innovazioni per l’epoca come l’accensione elettronica, la 200 Rally rappresentò, come aveva fatto al 180 pochi anni prima, il non plus ultra del vespista. Capace di raggiungere in pochi secondi i 110 km di velocità massima, il nuovo motore rimaneva poco assetato e capace di percorre fino a 280 km con un pieno di carburante.
La tecnica
Più grosso e e dotato di accensione elettronica, il nuovo motore poteva, su richiesta del cliente, essere equipaggiato con lubrificazione separata. Nelle sue 44 pagine, il libretto di uso e manutenzione riporta caratteristiche e prestazioni, fra cui: velocità max 110 km/h, peso 103 kg, capacità serbatoio 8,2 litri, alesaggio 66,6 e corsa 57 mm, con cilindrata effettiva di 197,97 cm3. Sella, scudo e manubrio rimangono invece quelli della 180 Rally ma sui fianchi compaiono gli adesivi (sulla sinistra campeggiava fiera la scritta “Elettronic”, un po’ come avrebbe fatto qualche anno dopo la Vespa ET3 a ricordare i tre travasi della Primavera), e sul parafango anteriore la crestina in alluminio, verniciata in color nero opaco come la molla della sospensione anteriore. Completamente nuovo l’impianto di scarico con il tubo proveniente dal collettore di dimensioni mai usate prima sulla Vespa, ma destinato a rimanere inalterato anche con l’arrivo successivo dei vari PX. Come la 180 inoltre, anche la 200 Rally era venduta con la ruota di scorta fissata sotto la fiancata sinistra, protetta nella parte bassa, da una copertura in materiale plastico.
I colori e i dettagli
Prodotta in 41.275 esemplari, la 200 Rally era disponibile in addirittura 7 differenti colorazioni: Rosso Canyon, Chiaro di Luna metallizzato, Grigio Polaris, Rosso Katmandu, Rosso Corsa, Rosso Lacca, Rosso Corallo e Argento Beige.
Quotazioni
Come anticipato, le Rally sono state senza dubbi tra i modelli più amati ed apprezzati di Vespa. Non c’è dunque da stupirsi se, ancora oggi, trascorsi quasi 60 anni dal loro arrivo, entrambi i modelli mantengano quotazioni “importanti”. Come sempre, il prezzo dipende dal modello, dall’anno e dalle condizioni. I prezzi dell’usato sono all’incirca i seguenti:
- Circa 5.000 euro per la 180 e 6.000 per la 200 per esemplari in condizioni accettabili, ma non perfetti o con qualche lavoro di restauro necessario.
- Circa 7.000 euro per la 180 e 8.500 per la 200 per modelli in buone condizioni, ben conservati o restaurati in modo accurato.
- Anche oltre i 10.000 euro per la 180 e oltre i 15.000 per la 200 per esemplari completamente restaurati o molto ben conservati, magari con accessori originali.
Qui sotto la scheda tecnica di omologazione della Vespa 200 Rally. Per scaricare il pdf completo cliccate qui.
Invece per la scheda tecnica completa della Vespa 180 Rally cliccate qui.