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Scooter 50 anni 90: nessun altro come loro

Negli anni 90 il mercato degli scooterini 50 fu rivoluzionato da nuovi modelli con carrozzeria in plastica e cambio automatico. Ecco la loro storia

Gli scooter 50 sul finire degli anni 80 e per tutti gli anni 90 vissero una stagione di grandi cambiamenti. Tutto iniziò nel 1985 con il debutto sul nostro mercato del Peugeot Metropolis, si trattava in realtà dell'Honda Lead rimarchiato dalla casa francese in virtù di un accordo commerciale. Era un mezzo rivoluzionario per noi italiani: carrozzeria in plastica e motore con cambio a variatore garantivano leggerezza e scatti brucianti ai semafori. Fu un successo strepitoso che portò in pochi anni a stravolgere un segmento fino ad allora monopolizzato dalla Vespa 50. I costruttori colsero la palla al balzo proponendo un gran numero di nuovi modelli, quelli sportivi fecero subito centro ma nacquero anche grandi classici come lo Scarabeo. 

Oggi questi scooter sono ancora ricercatissimi dagli appassionati, per loro abbiamo selezionato i 10 modelli più importanti. Siete d'accordo con noi?

Peugeot Metropolis 50

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Prima di lui c’era solo la Vespa 50 a 4 marce, il Peugeot Metropolis introdusse per la prima volta sul nostro mercato la carrozzeria in plastica, abbinata a un moderno motore a 2 tempi raffreddato ad aria con miscelazione separata. L’accelerazione era brillante e l’agilità ottima, così come l’abitabilità grazie all’ampia pedana piatta. Era disponibile anche con motore 80 cm3, ma ebbe poco successo.

 

MBK Booster/Yamaha BW'S

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Riconoscibile anche a chilometri di distanza per le due maxigomme, perfette anche per un uso fuoristradistico, il Booster è diventato (ed ancora oggi) una leggenda tra i ragazzi di allora. È piccolo, agilissimo e adatto ad ogni genere di elaborazione. Altri segni distintivi sono il doppio faro anteriore con parafango a becco e le tinte bicolore. È ricercatissimo, soprattutto lo Spirit di metà anni '90, marchiato MBK. I modelli più recenti, invece, sono firmati Yamaha BW's, abbreviazione di big wheels.

 

Gilera Runner

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La casa italiana decise di lanciare sul mercato un piccolo scooter ad alte prestazioni, caratterizzato dal grosso telaio con tubo supplementare di irrigidimento che occupava gran parte della pedana ma garantiva una tenuta di strada impeccabile. Il motore raffreddato a liquido offriva prestazioni briose, erano disponibili anche le versioni con motori 125 e 180 cm3, sempre a due tempi!

 

Malaguti Phantom F12

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Dal 1993, anno di nascita, al 2007, quando è arrivato il restyling, il Phantom F12 non è cambiato di una virgola a conferma del suo enorme successo. Le linee erano affilatissime ma tra i dettagli più curiosi c'è il cruscotto che ricorda i quadranti di un caccia da guerra. Le ruote erano entrambe da 12" e il motore rigorosamente monocilindrico a due tempi con raffreddamento ad aria o a liquido in base all'allestimento. Nel corso della sua storia furono presentate svariate edizioni speciali, prima tra tutte quella dedicata a Loris Capirossi e alla sua Ducati MotoGP.

 

Aprilia Scarabeo

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Moderno già a inizi anni '90, modernissimo ancora oggi anche se è stato pensionata senza una valida ragione. Lo Scarabeo è stato il riferimento per moltissimo tempo con le sue forme eleganti e retrò abbinate a cerchi da 16". Aprilia è riuscita ad andare controtendenza e a puntare su ruote grandi e strette che rendevano questo scooter slanciato ma anche molto efficace su strada. A parte qualche leggero restlying è rimasto sempre fedele a se stesso. Ed è nata anche una famiglia di scooter con il nome di Scarabeo, anche se il 50 cm3 è da sempre il più celebre.

 

Piaggio Zip

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Lo Zip ha superato i 30 anni di storia. Nel corso della sua lunga attività sul mercato, questo scooter 50 ha sempre puntato su una design attuale e dimensioni compattissime. Comodo in città ma efficace anche tra le curve: pensate che è ancora tra i modelli di riferimento quando si parla di gare. A tal proposito, tra le versioni oggi più ambite c'è la SP, caratterizzata da un motore più potente e specifiche superiori. A listino 2024, lo Zip c'è ancora: motore i-get 4 tempi, sempre 50 cm3, ruote da 10" e un prezzo di 2.199 euro.

 

Benelli 491

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Lo scooter 50 della casa di Pesaro fu protagonista dal 1997 al 2003, quando uscì definitivamente di produzione. Una delle grandi qualità del 491 era proprio l'estetica moderna e affilata, non a caso si ispirava alle moto sportive di Benelli. Diffusissimo sia con motore raffreddato ad aria che a liquido, questo ciclomotore è ricordato da molti anche per la versione RR Replica Renault F1 Team e per la Tornado Replica con livrea ispirata alla SBK della casa di Pesaro.

 

Honda Dio ZX

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La versione più di successo di questo micro scooter giapponese venne presentata nel 1992, si trattava di un'evoluzione del Dio SR. Tra i dettagli di rilievo il freno a disco anteriore e il motore a cilindro orizzontale che aveva una buona potenza. Nel corso degli anni è stato aggiornato ed evoluto per offrire performance al top della categoria. Molti se lo ricorderanno anche per le elaborazioni, curiosamente però non fu mai venduto dalla rete ufficiale italiana, ma viste le richieste degli appassionati gli specialisti di importazioni parallele fecero grandi affari.

 

Gilera Typhoon

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Questo modello nacque per rispondere al successo del MBK Booster, infatti anche il Typhoon aveva caratteristiche off-road. Ruote da 10" tassellate, forcella a steli rovesciati marchiata showa e impianto frenante anteriore a disco. La prima generazione era offerta in versione 50, 80 e 125, tutte con motore a due tempi. Pensate che oggi questo scooter è ricercatissimo per i campionati di scootercross!

 

Aprilia SR

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La casa di Noale, neo vincitrice delle prime gare nel Motomondiale, lanciò sul mercato questo scooter fortemente ispirato alle moto da Gran Premio. Ruote grandi il giusto (13"), disco anteriore ma anche vano portacasco abbondante. Il motore monocilindrico era raffreddato ad aria o a liquido e garantiva prestazioni brillanti. Il vero asso nella manica del SR, però, erano le colorazioni Replica, un vero sogno per giovani appassionati.

 

Yamaha Aerox

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La storia dello scooter di Iwata inizia nel 1997. I richiami ai modelli più sportivi della casa giapponese sono evidenti, anzi, è così moderno che quasi anticipa il design di quelli futuri. Dotato di ruote da 13" e motore raffreddato a liquido, l'Aerox era conosciuto anche con il nome di MBK Nitro. Negli anni 2000 è protagonista di alcune serie speciali dedicate alla MotoGP, come la colorazione giallo-nero o rosso-bianco dell'anniversario Yamaha o la grafica FIAT con cui Valentino Rossi vinse il titolo nel 2007.

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