SBK: regole, punteggi e gare
Le gare del mondiale Superbike sono spettacolari anche perché le moto in pista non differiscono troppo da quelle in vendita dai concessionari. Ecco come è organizzato un weekend di gare
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Il mondiale delle derivate di serie è aperto alle sportive in commercio, con regole e limitazioni per mantenere un collegamento tra le moto che si possono acquistare in concessionaria e quelle che si vedono correre in pista. Le differenze rispetto alla MotoGP non si limitano ai mezzi, ma anche l'evento stesso è organizzato secondo regole diverse, con meno appuntamenti in calendario rispetto al motomondiale, ma weekend più densi di gare.
Il regolamento tecnico: quali moto sono ammesse al campionato
Le supersportive sono le moto “predestinate” al mondiale superbike. Per regolamento devono avere un limite di cilindrata di 1000cc, se in configurazione 4 cilindri, fino a 1200cc per le bicilindriche. Da quando anche Ducati ha abbandonato il bicilindrico a L in favore del quattro cilindri della nuova Panigale V4R, tutti i costruttori sono equipaggiati con motori a quattro cilindri, anche se Honda, Yamaha, Kawasaki e BMW montano dei motori 4 in linea.
Le modifiche concesse
Il regolamento SBK prevede regole stringenti sulle modifiche effettuabili. Ecco quali sono
- Non è possibile intervenire sulle quote del motore, così come cambiare valvole e albero motore.
- La rapportatura del cambio invece è libera, a eccezione della primaria.
- Sospensioni e freni sono modificabili (ma sono vietati quelli in carbonio).
- La sagoma della moto deve ricalcare quella originale.
- L'elettronica, a differenza che in MotoGP, non è unica, ma si può sviluppare anche a livello di hardware, con il risultato che almeno sotto questo punto di vista le derivate di serie hanno un campo di intervento più ampio rispetto alla classe regina del motomondiale.
- Il peso minimo per le sbk è fissato in 168 chilogrammi.
In ogni caso, in molti campi di intervento aperti della superbike, il limite è dato dai costi massimi imposti per regolamento alle parti after market da acquistare, in questo modo si riesce ad evitare l'innalzamento senza limite dei prezzi.
Le novità 2023
La Superbike Commission, nella riunione dello scorso ottobre, ha deliberato alcune novità che hanno l'obiettivo di permettere ai costruttori in difficoltà di provare a recuperare il terreno sui propri avversari. In particolare sono state introdotte le super concessioni, che consistono nella possibilità di modificare maggiormente, rispetto a quanto già si poteva fare, alcuni parametri legati al telaio (es. spostare il perno del forcellone o il cannotto di sterzo). Il metodo per stabilire chi ha accesso agli interventi prende in considerazione le prestazioni ottenute in gara da tutte le moto, tradotte poi in punti tramite un algoritmo. I costruttori più svantaggiati in questa speciale classifica potranno intervenire di conseguenza: in questo periodo, per esempio, Honda ha introdotto un telaio modificato per la propria CBR 1000RR-R. Questa novità regolamentare è un'integrazione al sistema già in vigore delle concessioni, che cerca di bilanciare le prestazioni dei vari motori, modificando il regime di rotazione dei propulsori montati dai vari costruttori sulle proprie moto.
È stato inoltre innalzato il livello del price cap per le moto omologate. Il numero di unità da produrre rimane fissato in 500 moto, ma il prezzo di listino massimo per i modelli sul mercato è stato portato a 44mila euro, in modo da permettere a Ducati di rientrare in gioco con la nuova Panigale V4R, che altrimenti avrebbe sforato il tetto precedente.
Il weekend di gara
In un fine settimana la superbike corre tre gare per ogni round, a cui si aggiungono i turni di prove.
Il venerdì è dedicato alle prime prove libere, che si disputano al mattino, mentre al pomeriggio c'è il secondo turno.
Il sabato prevede un programma molto più ricco:
- Al mattino si svolgono la terza sessione di prove libere e la superpole, una sessione di qualifica molto particolare perché i piloti hanno a disposizione solo un giro per stabilire il tempo che li posizionerà sulla griglia di partenza, vietato sbagliare!
- Il pomeriggio invece si corre la prima delle due gare lunghe, che generalmente si conclude in circa 40 minuti.
La domenica mattina viene disputata la superpole race, una vera e propria gara sulla metà della distanza delle gare “normali”. La griglia di partenza è comunque determinata dai risultati della qualifica, gli pneumatici utilizzati (anche in sbk c'è il fornitore unico, in questo caso Pirelli) talvolta hanno una costruzione e mescola diversa, che privilegiano la performance rispetto alla durata. La superpole race non ha un vero e proprio podio e la vittoria nella gara corta non rientra nelle statistiche. Il punteggio è sostanzialmente dimezzato: vanno a punti i primi 9 classificati.
Gli stessi 9 piloti che sono andati a punti vanno a schierarsi sulla linea di partenza di gara-2 nelle posizioni guadagnate, mentre i rimanenti occupano le successive caselle secondo i tempi registrati in qualifica. Race-2 ha la stessa durata dell'altra gara lunga e garantisce lo stesso punteggio.
I punteggi
Le gare classiche danno punteggio ai primi 15 classificati secondo questo schema:
25 al primo
20 al secondo
16 al terzo
13 al quarto
11 al quinto
10 al sesto
9 al settimo
8 all’ottavo
7 al nono
6 al decimo
5 all’undicesimo
4 al dodicesimo
3 al tredicesimo
2 al quattrodicesimo
1 al quindicesimo
Nella superpole race invece i punteggi sono:
12 al primo
9 al secondo
7 al terzo
6 al quarto
5 al quinto
4 al sesto
3 al settimo
2 all’ottavo
1 al nono
Quindi il punteggio massimo ottenibile in un round di gare è di 62 punti.