Patente senza esame, come si fa e a chi conviene
Ecco cosa prevede la procedura per ottenere la patente da moto seguendo un corso in autoscuola ed evitando gli esami. Non sempre ne vale la pena, ma...
La legge consente di passare da patente A1 ad A2 e da A2 ad A3 seguendo solo un corso presso le autoscuole, evitando così di sostenere l’esame pratico. Una novità entrata in vigore a settembre 2023 e voluta per ridurre il carico di lavoro delle Motorizzazioni che hanno accumulato pesanti ritardi nella gestione di queste pratiche. Ma come funziona e quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa nuova procedura, che si affianca (e non sostituisce) quella classica dell’esame tra i birilli e su strada? Facciamo chiarezza.
Cosa prevede la legge
Solo in alcuni casi ben definiti si può saltare il passaggio in Motorizzazione per sostenere l’esame pratico. Ecco cosa si può fare e cosa non si può fare.
- Nessuna illusione: se non avete la patente, dovete fare il classico esame (teoria e pratica) in Motorizzazione. Il sistema vale solo per chi ha già ottenuto una patente da moto.
-Consentito il passaggio da A1 ad A2, ma bisogna avere il foglio rosa, avere compiuto almeno 18 anni e possedere la A1 da almeno due anni.
-Consentito il passaggio da A2 ad A3, ma bisogna avere il foglio rosa, avere compiuto almeno 20 anni e possedere la A2 da due anni.
-Non è consentito passare dalla B (di fatto equivalente alla A1) alla A2: in questo caso bisogna sostenere l’esame pratico in Motorizzazione.
-Non è consentito il passaggio da A1 ad A3, per farlo restano le vecchie regole: avere almeno 24 anni e sostenere l’esame in Motorizzazione. Oppure, dopo aver conseguito la patente A1 per esame, si può conseguire la patente A2 senza esame e dopo altri due anni conseguire la patente A senza esame.
-Non si può passare da patente limitata ai mezzi con cambio automatico (codice 78 sulla patente) a quella senza limiti: per togliere questa restrizione bisogna fare l’esame pratico in Motorizzazione.
Cosa si fa durante i corsi
Il corso in autoscuola che sostituisce l’esame pratico dura 7 ore, suddivise in due parti. Ecco quali argomenti vengono trattati e gli esercizi che si fanno.
Prima parte: 3 ore
■Nozioni per indossare correttamente l’abbigliamento tecnico e il casco.
■Come si effettuano i controlli base per gomme, freni, sterzo, catena, livelli vari e impianto luci.
■Come mettere e togliere la moto dal cavalletto.
■Manovre a velocità ridotta (fra cui lo slalom) per dimostrare di saper utilizzare freni e frizione.
■Manovre a velocità più elevata (in 2a o 3a marcia) a 30 km/h e schivata di un ostacolo ad almeno 50 km/h.
■Effettuare una frenata di prova e una frenata di emergenza ad almeno 50 km/h.
Seconda parte: 4 ore
Gli allievi devono fare lezioni di guida in mezzo al traffico affrontando normali situazioni, come: partenza da fermo, guida in rettilineo, guida in curva, attraversamento e superamento di incroci e raccordi, rotatorie e passaggi a livello, cambiamenti di direzione, svolte a destra e sinistra, sorpassi, salite, discese e gallerie. Si affronteranno anche autostrade o strade extraurbane, con corsie di accelerazione e decelerazione.
Costi a confronto
Il corso in autoscuola è decisamente più caro dell’esame in Motorizzazione. Per iscriversi occorre rifare il certificato medico anamnestico (prezzo tra i 70 e i 100 euro) e il certificato del medico ASL (circa 60 euro), fare un versamento da 10,20 euro e due versamenti da 16,00 euro ciascuno tramite Pagopa. A questi si aggiunge il costo delle sette ore di lezioni con uso delle moto (almeno 700 euro). Fare invece l’esame pratico in Motorizzazione con autoscuola costa mediamente 300/500 euro. Infine la pratica da privatista per fare l’esame in Motorizzazione costa circa 150 euro.
Perché conviene
La nuova procedura evita lo “stress da esame” e le possibili bocciature: basta seguire il corso di 7 ore e il passaggio è garantito. Inoltre si hanno tempi certi (e brevi) per ottenere la patente, mentre facendo la pratica in Motorizzazione bisogna mettere in conto alcuni mesi di attesa prima di poter sostenere l’esame pratico, perché le richieste sono tante.
Perché non conviene
I corsi in autoscuola costano cari, molto più dell’esame in Motorizzazione, anche se fatto appoggiandosi a un’autoscuola. Inoltre, con il foglio rosa in tasca (obbligatorio per qualsiasi passaggio di patente) si può utilizzare la moto in Italia senza limitazioni, rendendo quindi più tollerabili i lunghissimi tempi di attesa per sostenere l’esame pratico in Motorizzazione.