KTM prepara i caschi a realtà aumentata
Il gruppo che controlla KTM, Pierer Industrie AG, ha annunciato di aver investito 5 milioni di dollari nell’azienda americana Nuviz, che sviluppa la tecnologia dell’Head Up Display per i caschi. Il frutto di questa collaborazione si dovrebbe vedere già quest’anno
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La “realtà aumentata” è la tecnologia che punta a incrementare il numero d’informazioni immediatamente fruibili da un soggetto, e, tra i "fruitori" di questa nuova frontiera digitale, ci sono anche coloro che si mettono alla guida di un veicolo. Nel settore delle auto è un accessorio già molto diffuso tra i modelli premium (ma non solo) e consiste in un vetrino trasparente rettangolare, posto una trentina di cm dietro il volante, su cui vengono proiettate le informazioni fornite dal navigatore, ma anche la velocità e i limiti vigenti sulla strada che si percorre. La californiana Nuviz lavora proprio a questa tecnologia, ma applicata alle due ruote (Head Up Display, HUD). Finora ha raccolta 9 milioni di dollari, 5 dei quali provenienti dalla società austriaca Pierer Industrie AG che controlla il 74,9% di KTM Industries AG, a sua volta in possesso del 51,67% di KTM. La tecnologia HUD di Nuviz consente di monitorare i dati di funzionamento della moto, ma anche di molte altre informazioni, proiettandole direttamente sulla visiera del casco. Oltre ai dati utili alla guida, il sistema HUD permette di scattare foto e registrare video, funzione che potrebbe diventare utile in caso d’incidente per risalire alle cause che lo hanno provocato. Pare che il primo prodotto frutto della collaborazione KTM-Nuviz, arriverà già entro la prossima estate. KTM non è la sola a credere in questa tecnologia: anche BMW al Consumer Electronics Show di Las Vegas nel gennaio 2016 ha presentato la sua idea di HUD; il casco prototipo BMW è caratterizzato da una lente posta davanti all'occhio sinistro del pilota sulla quale possono essere proiettate tutte le informazioni necessarie (guarda il video).
La “realtà aumentata” è la tecnologia che punta a incrementare il numero d’informazioni immediatamente fruibili da un soggetto, e, tra i "fruitori" di questa nuova frontiera digitale, ci sono anche coloro che si mettono alla guida di un veicolo. Nel settore delle auto è un accessorio già molto diffuso tra i modelli premium (ma non solo) e consiste in un vetrino trasparente rettangolare, posto una trentina di cm dietro il volante, su cui vengono proiettate le informazioni fornite dal navigatore, ma anche la velocità e i limiti vigenti sulla strada che si percorre. La californiana Nuviz lavora proprio a questa tecnologia, ma applicata alle due ruote (Head Up Display, HUD). Finora ha raccolta 9 milioni di dollari, 5 dei quali provenienti dalla società austriaca Pierer Industrie AG che controlla il 74,9% di KTM Industries AG, a sua volta in possesso del 51,67% di KTM. La tecnologia HUD di Nuviz consente di monitorare i dati di funzionamento della moto, ma anche di molte altre informazioni, proiettandole direttamente sulla visiera del casco. Oltre ai dati utili alla guida, il sistema HUD permette di scattare foto e registrare video, funzione che potrebbe diventare utile in caso d’incidente per risalire alle cause che lo hanno provocato. Pare che il primo prodotto frutto della collaborazione KTM-Nuviz, arriverà già entro la prossima estate. KTM non è la sola a credere in questa tecnologia: anche BMW al Consumer Electronics Show di Las Vegas nel gennaio 2016 ha presentato la sua idea di HUD; il casco prototipo BMW è caratterizzato da una lente posta davanti all'occhio sinistro del pilota sulla quale possono essere proiettate tutte le informazioni necessarie (guarda il video).
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