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MotoGP: Lorenzo in fuga, mondiale chiuso?

Jorge Lorenzo approfitta della sfortuna di Dani Pedrosa per allungare in classifica, ora ha 38 punti di vantaggio a 5 gare dalla fine. Bel secondo posto per Valentino Rossi, per la prima volta competitivo con la GP12, primo podio per Bautista in MotoGP. Tutti i commenti dei protagonisti

Scintille prima della gara, Jorge vince in scioltezza

A Misano Adratico abbiamo assistito ad una gara emozionante soltanto fino al primo giro, poi Jorge Lorenzo ha letteralmente dominato la pista senza avversari alla sua altezza e con Valentino Rossi, finalmente concreto con la sua Ducati, staccato di oltre 4 secondi sul traguardo. Grande assente il poleman Dani Pedrosa, che nella gara più sfortunata dell'anno si è visto dapprima bloccato in griglia con una termocoperta incastrata nella ruota anteriore e dopo la partenza (dall'ultima casella perchè la moto è stata portata fuori dalla pista per essere sistemata) si è trovato per terra tamponato da Hector Barbera. Con entrambe le Honda HRC fuori dalla lotta per il podio Jorge ha amministrato il vantaggio, conquistando 25 pesantissimi punti che portano il vantaggio in classifica a 38. Potrebbe essere la definitiva fuga a 5 gare dal termine, ma non possiamo dire che i giochi sono chiusi, considerando la sfortuna che è sempre in agguato in questo finale di stagione. Jorge lo sa e non si sbilancia: “E’ stato un weekend molto difficile, io e Dani siamo stati sempre molto vicini sia in qualifica sia nel warm-up. Purtroppo oggi è stato molto sfortunato, prima con i semafori alla partenza e poi per lo scontro con Hector. Ad Assen è toccato a me, oggi invece a lui, nelle gare può succedere di tutto. Dobbiamo essere soddisfatti del risultato e del vantaggio che ora abbiamo, di sicuro siamo molto più tranquilli ora che prima della gara! Faceva più caldo rispetto alle prove e al warm-up, quindi c’era anche meno grip. Ho rischiato di cadere alla curva1, ma mi è andata bene!” 

Il miglior Valentino dell'anno: "Marco era con me"

"Se è un sogno non svegliatemi" ha commentato Valentino Rossi appena sceso dalla moto, nel parco chiuso di Misano. Il suo secondo posto ha riacceso il grande tifo per il campione di Tavullia, che nella pista di Marco Simoncelli ha conquistato il suo miglior risultato con la Ducati. Un secondo posto conquistato in solitaria ad un ritmo finalmente a livello dei migliori. Questo risultato, però, sarà difficile da ripetere. La Ducati ha sviluppato un assetto specifico negli scorsi mesi dopo numerosi giorni di test con piloti e collaudatori, un vantaggio non da poco che si aggiunge all'assenza di numerosi nomi importanti in griglia. Vale è comunque felice, ha dimostrato che chi lo dava per "bollito" ha ancora torto: "E’ stata una gara molto bella, sono contentissimo. Un grande risultato, che voglio dedicare al Sic e alla sua famiglia, Paolo, Rossella e Martina. Vorrei anche ringraziare tutti i ragazzi che lavorano con me e tutti in Ducati Corse che ce la stanno mettendo tutta come me: ci voleva dopo due anni così difficili. Sono molto felice perché è stata una gara ad alto livello, sull’asciutto, sempre con un passo veloce e con, alla fine, un distacco contenuto da Lorenzo. Abbiamo lavorato bene, il nuovo telaio e il nuovo forcellone permettono di fare più modifiche sulla geometria e qui, infatti, il feeling sul davanti era maggiore e la moto sembrava più bilanciata anche in accelerazione. Anche il set-up che abbiamo trovato era buono, sono riuscito ad andare veloce con costanza per tutta la gara. Sarà importante continuare a lavorare bene e fare il massimo per portare la Ducati più in alto possibile anche nelle prossime gare”

Primo podio per Bautista

Alvaro Bautista è il pilota uscente del team Gresini. Il prossimo anno verrà, molto probabilmente, sostituito da Jonathan Rea (che si fa le ossa con la HRC in assenza di Stoner) ma questo non ha intaccato la sua voglia di fare bene. Per la prima volta sale sul podio al fotofinish con Andrea Dovizioso, anticipandolo di 3 millesimi in una spettacolare volata. Un terzo posto che lo spagnolo dedica alla sua squadra: “Per tutta la squadra questa era una gara speciale per il ricordo di Marco: volevo ottenere un buon risultato per tutti loro. E’ bello riuscire ad ottenere il primo podio in MotoGP proprio qui a Misano, di questo devo ringraziare tutto il team, le persone che mi sono state vicine in quest’ultimo periodo è che ci hanno sempre creduto, sono convinto che anche Marco ci ha spinto per questo podio. Nelle ultime gare abbiamo incontrato qualche difficoltà a trovare la miglior messa a punto senza i riferimenti di altri piloti con le stesse sospensioni, ma qui sin dalle prime prove abbiamo trovato un buon compromesso. Alla partenza ho perso un pò di posizioni, ma una volta che ho trovato il ritmo ho rischiato di cadere e mi sono salvato all’ultimo."

Dani Pedrosa sfortunato, le scuse di Barbera

Non c'è nulla da aggiungere alla sfortunatissima gara di Dani, che potrebbe essersi giocato il mondiale per colpa di un banale problema in griglia e per lo "speronamento" da parte di Hector Barbera, che ha subito capito di aver combinato un pasticcio mondiale. La faccia cupa di Dani ai box lascia trasparire il suo disappunto: “Tutto è iniziato con la nuova partenza perché la procedura non era affatto chiara. I meccanici si sono affrettati per la procedura di partenza e quando hanno cercato di togliere le termocoperte, la ruota anteriore era rimasta in qualche modo bloccata. Hanno provato a sbloccarla, ma non ci siamo riusciti subito, oltrepassando il tempo massimo in cui è permesso lavorare sulla moto, così ho dovuto prendere la partenza dal fondo della griglia. Ho cercato di restare concentrato, di non commettere errori nel primo giro, superare in modo pulito ed ero ottavo o nono alla curva 6, quando Barbera mi ha preso da dietro. Gara finita. Sono molto dispiaciuto perché anche se adesso è facile dirlo, credo che avrei disputato una bella gara e che c’erano le condizioni per vincere, anche partendo dal fondo. Adesso il campionato è ancora più in salita per me, ma lo affronterò nello stesso modo. Finora abbiamo fatto tutto il possibile, la moto funziona bene e anch’io sto guidando bene. Non è ancora finita, rimangono 5 gare e daremo il massimo”. Hector non può che chiedere scusa per quanto accaduto“Mi dispiace per Dani, non si meritava questo. A quel punto in staccata eravamo tutti al limite: stavamo cercando di passare De Puniet, lui ha tenuto una traiettoria più chiusa, io non sono riuscito a fermare la moto e siamo giunti al contatto. Mi dispiace perchè ho un buon rapporto con Dani, si sta giocando il mondiale mentre io non ho ambizioni di classifica. Purtroppo anche queste sono le gare, rispetto ai piloti di testa nei primi giri abbiamo sempre una traiettoria diversa e oggi è arrivato questo incidente. Non posso far altro che scusarmi con Dani e con il suo team."
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