Storia motociclismo: l’epopea di Giancarlo Morbidelli in dvd
Dai ciclomotori elaborati nel secondo Dopoguerra all’ultimo prototipo progettato negli anni Ottanta: la storia di uno dei miti del motociclismo mondiale che vanta quattro titoli mondiali in oltre 10 anni di corse, è raccontata nel documentario Morbidelli - storie di uomini e di moto veloci
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Quando le corse erano genio e sregolatezza
L’epopea della Morbidelli inizia alla fine degli anni Sessanta dalla passione di Giancarlo Morbidelli, industriale pesarese appassionato di motori: i prototipi costruiti dal suo team hanno scalato una per una tutte le classi dalla 50 alla 500, raccogliendo quattro allori con Paolo Pileri, Pier Paolo Bianchi e Mario Lega. Era il tempo in cui il motociclismo era uno sport che non consisteva solo in talento e tecnica, ma anche in rischio e sregolatezza. Intorno ai titoli iridati si sono avvicendate le imprese di Alberto Ieva, campione italiano nel 1971, di Gilberto Parlotti, scomparso in un tragico incidente al Tourist Trophy mentre guidava la classifica iridata della 125. E di quel Graziano Rossi papà di Valentino, che ha regalato alla squadra tre vittorie in 250 e l'esordio nella classe regina. Oggi la storia della Morbidelli è in un film dove, oltre ai racconti dei piloti, trovano spazio anche i ricordi dei tecnici e degli addetti ai lavori, con gli aneddoti dell'ingegner Jorg Muller, di Giancarlo Cecchini, Franco Dionigi, Fermino Fraternali e Luciano Battisti, oltre all'immancabile Giancarlo Morbidelli. Firmato da Jeffrey Zani e Matthew Gonzales, il documentario dura 83 minuti ed è disponibile a 13 euro (più spese di spedizione) sul sito www.morbidellifilm.com. “Sono cresciuto in una famiglia di motociclisti. Romagnoli doc, di quelli a cui piace correre, battagliare, vincere”, ricorda il regista Jeffrey Zani, collaboratore di molte riviste del settore e autore di due documentari, “il mio interesse per le moto viene dai racconti di mio padre, di mio nonno, mio zio. Li ho ascoltati per anni e anni. E quando pensavo di averli sentiti tutti, li sono andati a cercare altrove. Da altre persone. Da altri motociclisti. Il documentario Morbidelli - storie di uomini e di moto veloci nasce da questa necessità”.
L’epopea della Morbidelli inizia alla fine degli anni Sessanta dalla passione di Giancarlo Morbidelli, industriale pesarese appassionato di motori: i prototipi costruiti dal suo team hanno scalato una per una tutte le classi dalla 50 alla 500, raccogliendo quattro allori con Paolo Pileri, Pier Paolo Bianchi e Mario Lega. Era il tempo in cui il motociclismo era uno sport che non consisteva solo in talento e tecnica, ma anche in rischio e sregolatezza. Intorno ai titoli iridati si sono avvicendate le imprese di Alberto Ieva, campione italiano nel 1971, di Gilberto Parlotti, scomparso in un tragico incidente al Tourist Trophy mentre guidava la classifica iridata della 125. E di quel Graziano Rossi papà di Valentino, che ha regalato alla squadra tre vittorie in 250 e l'esordio nella classe regina. Oggi la storia della Morbidelli è in un film dove, oltre ai racconti dei piloti, trovano spazio anche i ricordi dei tecnici e degli addetti ai lavori, con gli aneddoti dell'ingegner Jorg Muller, di Giancarlo Cecchini, Franco Dionigi, Fermino Fraternali e Luciano Battisti, oltre all'immancabile Giancarlo Morbidelli. Firmato da Jeffrey Zani e Matthew Gonzales, il documentario dura 83 minuti ed è disponibile a 13 euro (più spese di spedizione) sul sito www.morbidellifilm.com. “Sono cresciuto in una famiglia di motociclisti. Romagnoli doc, di quelli a cui piace correre, battagliare, vincere”, ricorda il regista Jeffrey Zani, collaboratore di molte riviste del settore e autore di due documentari, “il mio interesse per le moto viene dai racconti di mio padre, di mio nonno, mio zio. Li ho ascoltati per anni e anni. E quando pensavo di averli sentiti tutti, li sono andati a cercare altrove. Da altre persone. Da altri motociclisti. Il documentario Morbidelli - storie di uomini e di moto veloci nasce da questa necessità”.
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