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Sicurezza stradale: digitalizzazione dei trasporti o messa in sicurezza delle strade?

Quello della digitalizzazione dei trasporti è un tema importante e di attuale discussione. Lo stesso Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, intervenendo al G7 Trasporti, ha sottolineato l’intenzione da parte dell’Italia di agevolare il cambiamento in un ottica di maggiore sicurezza per automobilisti e motociclisti. Purtroppo però, altri temi strettamente connessi alla questione sicurezza sembrerebbero essere passati in secondo piano…
Una questione di priorità
Alla cosiddetta “digitalizzazione dei trasporti”, tutti quanti, addetti e non addetti ai lavori, ci stiamo più o meno preparando.  Un cambiamento inevitabile e, perché no, positivo, iniziato anche in Italia attraverso la modernizzazione di alcuni “obsoleti” meccanismi. Il contrassegno rc cartaceo, per esempio, va in pensione, la lettura della targa porterà le Forze dell’ordine a conoscere praticamente tutto sul veicolo preso in esame e, più in generale, l’entrata in campo di smartphone, pc e nuove tecnologie porteranno - a dirlo lo stesso Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio - “grandi vantaggi in termini di sicurezza”. Durante il G7 Trasporti svoltosi in occasione del Salone dell'Auto di Francoforte e presieduto dal ministro tedesco Alexander Dobrindt, Delrio ha dichiarato: "Questo G7 sui Trasporti è un segnale politico molto importante e ci deve spingere, come ministero in primo luogo, ad evitare di essere di ostacolo all'innovazione, in secondo luogo a promuovere la ricerca applicata in materia di digitalizzazione dei trasporti, sostenendo centri di ricerca e distretti italiani già impegnati, oltre all’interscambio commerciale con i Paesi più avanzati”.
Benché tuttavia l’accento alla questione “sicurezza” sia stato più volte posto in occasione del G7, lo stesso Ministro sembrerebbe essersi dimenticato di affrontare questioni più direttamente connesse al tema: oltre alle interessanti considerazioni proposte circa la modernizzazione -intesa appunto come digitalizzazione- dei trasporti, a molti sarebbe piaciuto ascoltare qualche parola in più spesa sulla  condizione delle infrastrutture del nostro paese. Di buche, di asfalto rovinato, di segnaletica inesistente o guard rail non a norma invece, nulla è stato detto. Eppure, sono i numeri a raccontarlo, tra i maggiori pericoli ai quali un motociclista possa andare in contro, c’è proprio quello derivante dai cosiddetti  guard rail ghigliottina, quelli cioè che, in caso di caduta,  anziché contenere le uscite di strada dei veicoli, potrebbero rivelarsi fatali. Eppure la soluzione già esiste: ricoprire i paletti di sostegno delle barriere con bande di materiale plastico o metallico, che prevengano l’impatto del motociclista contro strutture rigide. Ciononostante, un terzo degli incidenti avviene su strade con scarsa manutenzione, la cui messa in sicurezza  - a dirlo una recente ricerca di Confindustria Ancma (Associazione nazionale ciclo motociclo accessori) - porterebbe ad una riduzione dei costi sociali fino a 100 volte.
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