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Sciopero movimento Forconi: disagi oggi 9 dicembre a Roma, Torino, Veneto e in tutta Italia

Elenco blocchi stradali e disagi causati dallo sciopero Movimento dei Forconi - I presidi stanno creando forti disagi in tutta Italia, dal Veneto a Roma, passando per Piemonte, Sardegna, Sicilia e Puglia. Nella capitale si creano i primi blocchiì, ma è in Piemonte che si registra la situazione più tesa, con due persone denunciate nella notte a Orbassano
Movimento dei forconi
Tutto è iniziato durante la notte in Veneto, quando alcune sigle sindacali degli autotrasportatori hanno iniziato la protesta con lo slogan l'Italia si ferma. Dei 19 presidi che erano stati annunciati dal Movimenti dei Forconi, secondo la mappa disegnata dalla Polstrada del Veneto i disagi sono concentrati ai caselli autostradali di Vicenza Ovest, Montecchio Maggiore (Vicenza) e Soave (Verona). I manifestanti hanno bloccato la circolazione mettendo di traverso i loro mezzi pesanti e creando grossi disagi sul traffico anche sulla rete stradale ordinaria. Ma non è tutto: infatti è stata bloccata anche la tangenziale di Vicenza che corre parallela alla A4. Difficoltà nella mobilità stradale anche a Resana (Treviso) dove gli autotrasportatori hanno bloccato la rotatoria sulle statali 307 e 308. Sul luogo carabinieri e polizia locale che sono intervenuti, come anche a Cittadella (Padova) dove la protesta si è concentrata sulla circonvallazione. A Conegliano, invece, la situazione è tranquilla sotto gli occhi di carabinieri e i manifestanti stanno facendo volantinaggio. Passando al Piemonte, il traffico ferroviario è bloccato alle stazioni di Torino Porta Nuova e Porta Susa. I manifestanti, partiti dalla centrale piazza Castello, hanno raggiunto le due stazioni in corteo. Anche la viabilità delle auto ne sta risentendo e al momenti  serve circa un'ora prima di riuscire a raggiungere il centro della città. La Questura ha reso noto che due manifestanti sono stati denunciati nella notte a Orbassano per aver danneggiato con un cacciavite un’auto di servizio. La situazione anche a Roma non è delle migliori: oltre un centinaio i manifestanti che stanno partecipando allo sciopero per chiedere la caduta del governo. A Piazzale dei Partigiani ci sono gazebo e un camper con presidio fisso. Tra gli striscioni, uno dalla scritta «9 dicembre, l’Italia si ferma». Non sono da meno Sicilia e Sardegna. A Catania è stata confermata la linea soft precedentemente annunciata, quindi si tratta di uno sciopero articolato con presidi, ma nessun blocco del traffico. Al casello di San Gregorio dell’autostrada A18 Messina-Catania, non c’è stata la paralisi. Un picchetto di una decina di manifestanti ha trascorso la notte sul posto e ha effettuato soltanto un volantinaggio. A Palermo invece alcuni manifestanti stanno bloccando la circolazione stradale. Tir e camion sono stati piazzati sulla corsia laterale della carreggiata. In Sardegna gli autotrasportatori aderenti al “Trasporto Unito” manifestano da stamattina al porto di Cagliari e sulla strada statale 131 all’altezza di Sardara (Medio Campidano), in contemporanea con la protesta nazionale organizzata dal movimento siciliano dei “forconi”. Un piccolo gruppo di manifestanti distribuisce volantini al porto, mentre un’altra quarantina di autotrasportatori con alcuni mezzi pesanti sta rallentando il traffico sulla Carlo Felice, ma senza particolari disagi per gli automobilisti. Nel frattempo si tiene anche il presidio del Movimento AntiEquitalia davanti all’Agenzia delle entrate, fra via Vesalio e via Pintus a Cagliari. Tra Napoli e provincia presidi e volantinaggi, mentre in Puglia esponenti del «Movimento dei forconi», che chiede le dimissioni dei  rappresentanti di governo, hanno bloccato il traffico sulla tangenziale di Bari tra le uscite di Poggiofranco e Carrassi. In entrambe le direzioni il transito dei mezzi pesanti è bloccato ed è consentito solo quello delle auto con notevoli rallentamenti. Qui la mappa dei presidi.
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