Oxford Economics : le due ruote fanno bene ai soldi e all’ambiente
Secondo una recente ricerca, il settore motociclistico nell’Unione Europea e nel Regno Unito ha generato circa 389.000 posti di lavoro tra produzione di veicoli e componentistica, caschi e abbigliamento e altre attività. I vantaggi sono evidenti anche per l’ambiente
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La motocicletta fa bene all’economia e alla salute. È quanto emerge da una ricerca di Oxford Economics che ha rilevato come il settore motociclistico nell’Unione Europea e nel Regno Unito generi circa 389.000 posti di lavoro tra produzione di veicoli e componentistica, caschi e abbigliamento e attività varie legate alla motocicletta stessa.
Il settore due ruote complessivamente ha contribuito per circa 21,4 miliardi di euro al PIL in tutta Europa, e come conseguenza dei vari impatti di spesa a catena, ogni euro di PIL creato direttamente dalle industrie motociclistiche si è tradotto in 1,80 euro di PIL in altri settori.
Il settore motociclistico e le attività connesse hanno generato un gettito fiscale di circa 16,6 miliardi di euro che significa un rilevante contributo alle finanze pubbliche, di maggiore entità nei Paesi in cui le due ruote sono più diffuse come Italia, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna. Le aziende motociclistiche con sede nell’UE e nel Regno unito esportano circa 2,1 miliardi di euro tra veicoli e componentistica a clienti fuori dall’Unione; lo studio evidenzia anche il freno costituito dalle elevate tariffe di importazione in Paesi come Cina, Thailandia e India, che hanno un significativo potenziale di crescita per i produttori europei.
Bene anche per i pendolari
L’uso delle due ruote porta a significativi vantaggi anche in termini di mobilità e di ambiente. È stato calcolato che in tutta Europa ci sono 5,3 milioni di pendolari in automobile, e che se il 5% di essi passasse alla moto ci sarebbe un risparmio di tempo complessivo di 21,2 milioni di giorni all’anno, quantificati economicamente in 3,3 miliardi di euro. Notevole il vantaggio in termini di spesa: in media ogni pendolare che si sposta in moto spende 545 euro all’anno mentre un automobilista spende quasi il triplo, 1435 euro.
L’ambiente ringrazia e anche lo sport
Bollino verde anche per quanto riguarda l’inquinamento: restando sul mercato europeo, un veicolo due ruote a motore medio emette circa 99 g di CO2 al km contro i 210 g di CO2 emessi dall’auto, e quelli di cilindrata inferiore a 250 cm³ rimangono addirittura a 62 g di di CO2 al km.
Infine, la motocicletta fa bene allo sport: gli eventi legati al motociclismo come gare, fiere ed eventi hanno contribuito per circa 2,1 miliardi di euro al PIL europeo, hanno determinato 38.400 posti di lavoro e 1,2 miliardi di euro in adempimenti fiscali. I principali eventi sportivi motociclistici hanno raccolto un totale di circa 5 milioni di spettatori e la MotoGP in particolare 1,8 milioni di spettatori alle gare europee, mentre sono stati circa 2,5 milioni i partecipanti a fiere motociclistiche ed eventi promozionali.
Il settore due ruote complessivamente ha contribuito per circa 21,4 miliardi di euro al PIL in tutta Europa, e come conseguenza dei vari impatti di spesa a catena, ogni euro di PIL creato direttamente dalle industrie motociclistiche si è tradotto in 1,80 euro di PIL in altri settori.
Il settore motociclistico e le attività connesse hanno generato un gettito fiscale di circa 16,6 miliardi di euro che significa un rilevante contributo alle finanze pubbliche, di maggiore entità nei Paesi in cui le due ruote sono più diffuse come Italia, Germania, Francia, Regno Unito e Spagna. Le aziende motociclistiche con sede nell’UE e nel Regno unito esportano circa 2,1 miliardi di euro tra veicoli e componentistica a clienti fuori dall’Unione; lo studio evidenzia anche il freno costituito dalle elevate tariffe di importazione in Paesi come Cina, Thailandia e India, che hanno un significativo potenziale di crescita per i produttori europei.
Bene anche per i pendolari
L’uso delle due ruote porta a significativi vantaggi anche in termini di mobilità e di ambiente. È stato calcolato che in tutta Europa ci sono 5,3 milioni di pendolari in automobile, e che se il 5% di essi passasse alla moto ci sarebbe un risparmio di tempo complessivo di 21,2 milioni di giorni all’anno, quantificati economicamente in 3,3 miliardi di euro. Notevole il vantaggio in termini di spesa: in media ogni pendolare che si sposta in moto spende 545 euro all’anno mentre un automobilista spende quasi il triplo, 1435 euro.
L’ambiente ringrazia e anche lo sport
Bollino verde anche per quanto riguarda l’inquinamento: restando sul mercato europeo, un veicolo due ruote a motore medio emette circa 99 g di CO2 al km contro i 210 g di CO2 emessi dall’auto, e quelli di cilindrata inferiore a 250 cm³ rimangono addirittura a 62 g di di CO2 al km.
Infine, la motocicletta fa bene allo sport: gli eventi legati al motociclismo come gare, fiere ed eventi hanno contribuito per circa 2,1 miliardi di euro al PIL europeo, hanno determinato 38.400 posti di lavoro e 1,2 miliardi di euro in adempimenti fiscali. I principali eventi sportivi motociclistici hanno raccolto un totale di circa 5 milioni di spettatori e la MotoGP in particolare 1,8 milioni di spettatori alle gare europee, mentre sono stati circa 2,5 milioni i partecipanti a fiere motociclistiche ed eventi promozionali.
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