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Moto con motori da auto, il lato estremo della customizzazione

Moto con propulsori automobilistici? Il mondo delle custom è anche questo! Dalla Münch 4 alla HF355 con V8 Ferrari: ecco le idee più originali (e folli) dei customizer

Inserire un motore automobilistico in un telaio da moto è una sfida tecnica, filosofica e se vogliamo dirla tutta può sembrare anche una stupidata. Se ci affidiamo al buon senso e alla logica è difficile credere il contrario, ma a volte è bene uscire dagli schemi e dar spazio alla fantasia, dato che da idee folli possono nascere prodotti tecnicamente affascinanti. Prorpio su questo concetto si basa l’arte della customizzazione estrema, che ha dato vita a modelli come questi, che ora vi raccontiamo.

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Vennero costruiti circa 500 modelli della Münch, in differenti varianti

Tutto iniziò, in un certo senso, con la Münch 4 TT del 1966, un vero pezzo di storia. Friedel Münch prese il motore della NSU Prinz 1000 e, con una trasmissione Horex e tante idee geniali, creò una moto potente e all’avanguardia. Con i suoi 110 CV, la Münch fu la prima moto con iniezione elettronica di serie e mantenne il titolo di moto più potente in circolazione per anni.

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Sulla stessa base tecnica, l'Amazonas venne proposta in tre versioni

Il secondo modello che naque fu l’Amazonas, costruita in Brasile negli anni ’70 attorno al motore boxer VW del Maggiolino. Questa tourer, enorme, pesava quasi 400 kg e guidarla era come condurre un camion... ma funzionava!

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Boss Hoss produce tutt'ora una piccola gamma di cruiser e bagger, con cilindrate esagerate che superano gli 8.000 cc!

Negli anni ’90 invece, Monte Warne (fondatore di Boss Hoss) volle solo una cosa: più potenza. Così nacque la leggendaria Boss Hoss, una moto che montava un V8 Chevy da 5.700 cc! I modelli successivi arrivarono fino a 10.2 litri e 790 CV, con un peso che sfiorava i 600 kg. Oggi Boss Hoss è ancora attiva e propone cruiser, bagger e perfino trike, tutti con cilindrate tra 6.3 e 8.2 litri. Cilindrate più inclini ad autocarri... ma tant’è.

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Il punto di arrivo di questa “moda” insolita quanto affascinante è probabilmente il progetto di Max Hazan, artista-ingegnere di Los Angeles, che con la sua HF355 porta su due ruote niente poco di meno che il motore V8 della Ferrari F355! 3.495 cc, 380 CV e un interasse di “appena” 1.600 mm. 

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