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La ribellione in Venezuela con l’aiuto delle moto

Continuano gli scontri in Venezuela tra polizia e manifestanti che si oppongono alle politiche del presidente socialista Nicolás Maduro, ex autista del defunto presidente Hugo Chavez. In questo scenario drammatico a San Cristobal (660 km da Caracas) il popolo utilizza le moto per trasportare materiale utile a creare  barricate...
Barriere create grazie all'uso delle moto
Da quasi un mese in Venezuela è in atto una feroce ribellione contro il governo guidato da Nicolas Maduro. Dopo la morte del presidente Hugo Chavez, il suo autista ha preso le redini del paese peggiorandone sensibilmente le condizioni. Tutto era iniziato il 12 febbraio con una contestazione studentesca contro l'insicurezza nelle strade e la crisi economica che fa mancare ancora attualmente i beni di prima necessità. La rivoltapoi, in poco tempo si è allargata fino a comprendere centinaia di migliaia di venezuelani. Centri nevralgici delle guerriglie più accese (il conto per ora è di 18 morti) sono le città di Caracas e di  San Cristobal, a 660 km dalla capitale. In quest'ultima sono in atto vere e proprie tecniche di guerriglia a cui parteicipano anche le moto.Le due ruote infatti osno utilizzate per trasportare materiale e creare barricate nel minor tempo possibile.
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