Islanda: semafori a forma di cuore per ricordarci di sorridere. In Italia sarebbe possibile?
La lodevole iniziativa è di Akureyri, una cittadina islandese che dieci anni fa decise di modificare i semafori con un cuore per ricordare ai suoi cittadini che in strada bisogna sorridere. Un'iniziativa talmente caratteristica che ora è rientrata nell'elenco delle attrazioni della città...
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Notizie dalla rete
Un cuore per sorridere
Un grosso cuore rosso illuminato che ci deve ricordare di essere sempre sorridenti e, per quel che si può felici. L'iniziativa voluta dall'amministrazione comunale di Akureyri è iniziata nel 2008, nel pieno della crisi economica e ora, dopo dieci anni, è diventata talmente caratteristica da essere inserita nell'elenco delle attrazioni della cittadina, celebre soprattutto per la posizione (sul fiordo, a picco sul mare, circondata da vallate verdeggianti, cascate e laghi), strategica anche per l’avvistamento delle balene. I primi anni il cuore venne realizzato sotto forma di migliaia di adesivi che inondarono la città riempiendo, si suppone, l'animo degli abitanti. Poi gli adesivi iniziarono a scolorirsi e il comune decise di mantenere solo quelli ai semafori, che con la fine della crisi hanno assunto una duplice funzione: attrazione turistica per chi si ritrova a visitare la città, memento a “sorridere con il cuore” per i residenti. Insomma, un'iniziativa atipica eppure lodevole, che nella sua semplicità è riuscita a raggiungere lo scopo per cui era stata pensata. Bisognerebbe capire se tale espediente possa essere applicato anche in Italia e se, soprattutto, un cuore su un semaforo rosso (che di per sé fa già innervosire) potrebbe essere in grado di rallegrare davvero l'animo degli italiani. Qualche dubbio ce lo abbiamo...
Un grosso cuore rosso illuminato che ci deve ricordare di essere sempre sorridenti e, per quel che si può felici. L'iniziativa voluta dall'amministrazione comunale di Akureyri è iniziata nel 2008, nel pieno della crisi economica e ora, dopo dieci anni, è diventata talmente caratteristica da essere inserita nell'elenco delle attrazioni della cittadina, celebre soprattutto per la posizione (sul fiordo, a picco sul mare, circondata da vallate verdeggianti, cascate e laghi), strategica anche per l’avvistamento delle balene. I primi anni il cuore venne realizzato sotto forma di migliaia di adesivi che inondarono la città riempiendo, si suppone, l'animo degli abitanti. Poi gli adesivi iniziarono a scolorirsi e il comune decise di mantenere solo quelli ai semafori, che con la fine della crisi hanno assunto una duplice funzione: attrazione turistica per chi si ritrova a visitare la città, memento a “sorridere con il cuore” per i residenti. Insomma, un'iniziativa atipica eppure lodevole, che nella sua semplicità è riuscita a raggiungere lo scopo per cui era stata pensata. Bisognerebbe capire se tale espediente possa essere applicato anche in Italia e se, soprattutto, un cuore su un semaforo rosso (che di per sé fa già innervosire) potrebbe essere in grado di rallegrare davvero l'animo degli italiani. Qualche dubbio ce lo abbiamo...
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