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Honda Vision 50: costa poco e non beve

Arriva dai concessionari il piccolo Vision 50, grazie al raffinato motore 4 tempi Honda garantisce consumi da record: 52 chilometri con un litro. Costa poco, ma potete anche vincerlo partecipando al concorso organizzato dalla casa giapponese.

Agile ed economico

Ultimo arrivo nel listino Honda è il Vision 50, fratellino del Vision 110 (in vendita dalla scorsa estate). È uno scooterino agile e pratico: ha una pedana larga, un sottosella che può contenere un casco integrale e una frenata a prova di principiante grazie al sistema combinato CBS. Quello che davvero sorprende è il consumo dichiarato: secondo Honda, in condizioni normali, il Vision 50 fa 52 km con un litro, che si traducono in 286 km di autonomia, merito del monocilindrico 4 tempi da 3,4 CV con raffreddamento ad aria e alimentazione a iniezione. In più costa poco: 1.700 euro per un Honda non sono male. Però potete anche portarvelo a casa gratis: iscrivetevi sul sito www.hondaurbanexplorer.com/it o al gioco su apps.facebook.com/urbanexplorer (dove bisogna organizzare la visita a una delle capitali europee) e parteciperete all'estrazione di un Vision 50 e di tanti buoni sconto del 10% da usare per acquistare un capo Gas sul sito shop.gasjeans.com. Per iscrivervi al concorso avete tempo fino al 25 febbraio ma se non vi interessano i ciclomotori potete partecipare all'altro concorso Honda (qui la news) che mette in palio un'Intergra e una Crosstourer. Affrettatevi però: scade il 14 febbraio. 

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Carlo Recla
Mar, 01/24/2012 - 17:34
Sono convinto che, riguardo ai consumi, nel settore motociclistico ci sia molto da lavorare. Mentre infatti le auto consumano realmente sempre meno e le percorrenze di oggi con un litro di carburante sono nettamente superiori rispetto al passato, già mezzo secolo fa esistevano diverse moto e ciclomotori con cui era facile superare decisamente i 52 km/litro oggi proposti come eccezionali da Honda. Con il mitico Motom 4 tempi, nelle versioni ciclomotore e motoleggera, solo per fare un esempio, bastava un pieno per coprire distanze oggi inimmaginabili con qualsiasi veicolo a due ruote.
Però il Motom aveva prestazioni decisamente più modeste e molte meno cose da portarsi dietro, il Vision ha un cambio a Variatore (che mangia potenza) un impianto elettrico degno di questo nome, sistema di iniezione, una carrozzeria estesa, insomma tutte cose di cui oggi non si può fare a meno ma che aumentano pesi e consumi. Per non parlare dell'obbligo di rispettare norme antinquinamento che costringono a dei compromessi... Il confronto sui consumi dovrebbe partire anche da questi dati.
Carlo Recla
Dom, 02/05/2012 - 18:03
Tutto giusto, caro Malo: ma le complicazioni valgono anche per le auto, forse di più se pensi ai crasch-test che allora non esistevano e da cui le moto sono, ovviamente, tuttora esenti. Se poi fai un parallelo tra l'incremento del peso delle auto e quello delle moto, credo possa convenire che, nei consumi, il miracolo fatto per le auto non si è ripetuto per le moto. Poi è chiaro che l'evoluzione tecnica negli ultimi cinquant'anni ha portato a grandi progressi sia nel mondo delle auto che in quello delle moto, ma ho il sospetto che dal 1910 al 1960 si sia fatto molto di più che dal 1960 al 2010... sospetto, opinione opinabile... Cordialità