Guy Martin: "Niente Top Gear, faccio il meccanico"
Allo studio televisivo di Top Gear, nonostante le migliaia di sterline in busta paga, Guy Martin continua a preferire l’officina: il pilota britannico rinuncia ufficialmente al ruolo di co-presentatore della trasmissione di punta in BBC. “Qui guadagno bene -ha detto Guy- e questo lavoro mi permette di mantenere la mia passione per le moto. Non voglio vivere come una rock star!”
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Meglio in officina!
In molti, sicuramente, ci stavano sperando, ma niente. Dopo la “tragica” cacciata di Jeremy Clarkson dal suo Top Gear s’era immediatamente aperto il toto nomi per i lsuccessore e, tra questi, era saltato fuori pure quello di Guy Martin. Ciò che si temeva era soprattutto che l’eventuale contratto con la BBC avrebbe potuto allontanare, e forse definitivamente, da cordoli e asfalto il pilota ormai trentenne… Tuttavia, da parte dello stesso Martin, che mai finora s’era sbilanciato sull’argomento, arriva la smentita circa le voci che l’avrebbero voluto come co-presentatore del programma insieme a Chris Evans: “Certo, si tratta di rifiutare migliaia di sterline -ha detto Guy- ma qui guadagno abbastanza per mantenere la mia passione. Non voglio vivere come una rock star, guido una Volvo e guadagno bene…”.
Martin, lo sappiamo, parallelamente alla brillante carriera di pilota, coltiva da anni anche quella di meccanico di camion, che ogni mattina lo obbliga a svegliarsi per percorrere in bicicletta i trenta chilometri fino all’officina. Tuttavia, va ricordato, quella televisiva non sarebbe stata per lui una novità: Guy aveva infatti già calcato la scena in qualità di presentatore televisivo per la stessa BBC, conducendo anche il documentario trasmesso da Channel 4 “Our Guy in India”, andato in onda alcun mesi fa. Un eventuale contratto firmato con l’emittente britannica avrebbe però costretto Martin, impegnato alla conduzione di una trasmissione tra le più seguite al mondo, ad un cambio di vita davvero radicale.
Martin, lo sappiamo, parallelamente alla brillante carriera di pilota, coltiva da anni anche quella di meccanico di camion, che ogni mattina lo obbliga a svegliarsi per percorrere in bicicletta i trenta chilometri fino all’officina. Tuttavia, va ricordato, quella televisiva non sarebbe stata per lui una novità: Guy aveva infatti già calcato la scena in qualità di presentatore televisivo per la stessa BBC, conducendo anche il documentario trasmesso da Channel 4 “Our Guy in India”, andato in onda alcun mesi fa. Un eventuale contratto firmato con l’emittente britannica avrebbe però costretto Martin, impegnato alla conduzione di una trasmissione tra le più seguite al mondo, ad un cambio di vita davvero radicale.
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