Crisi Husqvarna, la protesta continua
Notizie Husqvarna - Alcuni operai dello stabilimento di Cassinetta hanno impedito l'ingresso in fabbrica ai primi Tir che stanno portando nello stabilimento, ormai inattivo, i pezzi di ricambio provenienti dal magazzino centrale BMW di Volargne (Verona). Purtroppo KTM va per la sua strada e alle 200 famiglie dei cassa integrati non resta che protestare. Per aiutarli ed evitare di registrare altri "casi Husqvarna" sabato pomeriggio a Varese si terrà un incontro con politici e istituzioni promosso dalle scuderie 7punto1
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Una guerra infinita
Le speranze per gli operai di Husqvarna che il sito di Cassinetta di Biandronno possa essere rilevato e rilanciato pare stiano "evaporando" come tante altre promesse. Per questo, quando si è saputo dell'arrivo di alcuni TIR provenienti dal Veneto carichi di pezzi di ricambio da scaricare nei magazzini di Cassinetta, i lavoratori hanno deciso sbarrare loro il passo. Farli entrare in fabbrica, hanno detto, significava dare via libera al progetto di KTM di trasformare il sito di Cassinetta in un semplice magazzino di ricambi. Un'azione forte (e totalmente pacifica, è giusto sottolinearlo, guardate qui sotto il video realizzato dal giornale Varese News) che sarà ripetuta a spot anche nei prossimi giorni. Si è infatti stimato che per trasferire tutti i ricambi dal magazzino centrale di Volargne (di proprietà di BMW che ha ceduto in estate Husqvarna in KTM) a Cassinetta saranno necessari circa 50 viaggi. I primi tre sono stati rispediti al mittente, in attesa che qualcosa cambi.
La gente di Husqvarna è sempre più preoccupata: KTM per loro non è più un semplice marchio, ma è diventata un nemico. Ecco come sintetizza una voce vicina ai lavoratori su Facebook lo stato d'animo di chi ormai si batte da molti mesi per il proprio posto di lavoro: “Invece di osannare il glorioso arrivo di Husqvarna in Moto3, grazie al grande e potente 'Lord Pierer' (che comunque ci deve dei soldi, visto che sta facendo aumentare le tasse a nostro carico avendo lasciato a casa 250 persone...) forse sarebbe il caso di conoscere anche le motivazioni della protesta degli operai."
Per cercare di sbloccare la situazione ed evitare che casi come questo si ripetano, sabato a Varese i politici incontreranno i lavoratori di Husqvarna in una tavola rotonda promossa dalle scuderie 7punto1. Con il titolo "Husqvarna, un caso italiano. Industria italiana al collasso, la politica che fa?" si ritroveranno a parlare dell'ex marchio varesino una delegazione di dipendenti dell'azienda, l'europarlamentare del Pdl Lara Comi, il consigliere regionale della Lega Nord Francesca Brianza e il vicepresidente di CasaPound Italia Andrea Antonini. La tavola rotonda si terrà alle 18 di sabato 23 novembre nelle sale del City Hotel di Varese, in via Medaglie d'Oro 35 e sarà moderata dal giornalista Renato Besana. Vedremo se ci sarà anche una rappresentanza della Regione: mesi fa il Governatore della Lombardia Roberto Maroni aveva promesso di non abbandonare i 200 lavoratori Husqvarna. Speriamo di vederlo all'incontro o perlomeno di registrare un segnale del suo impegno.
Le speranze per gli operai di Husqvarna che il sito di Cassinetta di Biandronno possa essere rilevato e rilanciato pare stiano "evaporando" come tante altre promesse. Per questo, quando si è saputo dell'arrivo di alcuni TIR provenienti dal Veneto carichi di pezzi di ricambio da scaricare nei magazzini di Cassinetta, i lavoratori hanno deciso sbarrare loro il passo. Farli entrare in fabbrica, hanno detto, significava dare via libera al progetto di KTM di trasformare il sito di Cassinetta in un semplice magazzino di ricambi. Un'azione forte (e totalmente pacifica, è giusto sottolinearlo, guardate qui sotto il video realizzato dal giornale Varese News) che sarà ripetuta a spot anche nei prossimi giorni. Si è infatti stimato che per trasferire tutti i ricambi dal magazzino centrale di Volargne (di proprietà di BMW che ha ceduto in estate Husqvarna in KTM) a Cassinetta saranno necessari circa 50 viaggi. I primi tre sono stati rispediti al mittente, in attesa che qualcosa cambi.
La gente di Husqvarna è sempre più preoccupata: KTM per loro non è più un semplice marchio, ma è diventata un nemico. Ecco come sintetizza una voce vicina ai lavoratori su Facebook lo stato d'animo di chi ormai si batte da molti mesi per il proprio posto di lavoro: “Invece di osannare il glorioso arrivo di Husqvarna in Moto3, grazie al grande e potente 'Lord Pierer' (che comunque ci deve dei soldi, visto che sta facendo aumentare le tasse a nostro carico avendo lasciato a casa 250 persone...) forse sarebbe il caso di conoscere anche le motivazioni della protesta degli operai."
Per cercare di sbloccare la situazione ed evitare che casi come questo si ripetano, sabato a Varese i politici incontreranno i lavoratori di Husqvarna in una tavola rotonda promossa dalle scuderie 7punto1. Con il titolo "Husqvarna, un caso italiano. Industria italiana al collasso, la politica che fa?" si ritroveranno a parlare dell'ex marchio varesino una delegazione di dipendenti dell'azienda, l'europarlamentare del Pdl Lara Comi, il consigliere regionale della Lega Nord Francesca Brianza e il vicepresidente di CasaPound Italia Andrea Antonini. La tavola rotonda si terrà alle 18 di sabato 23 novembre nelle sale del City Hotel di Varese, in via Medaglie d'Oro 35 e sarà moderata dal giornalista Renato Besana. Vedremo se ci sarà anche una rappresentanza della Regione: mesi fa il Governatore della Lombardia Roberto Maroni aveva promesso di non abbandonare i 200 lavoratori Husqvarna. Speriamo di vederlo all'incontro o perlomeno di registrare un segnale del suo impegno.
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