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Buche stradali: Roma è il "parco giochi" di tester e progettisti

Quello delle buche e, in generale, delle pessime condizioni dell’asfalto a Roma è un problema impossibile da risolvere. Dopo tanti incidenti (anche mortali), polemiche e lamentele, negli anni nulla è cambiato. Sembrano contenti solo i progettisti e gli ingegneri delle case di moto e di gomme, che nella "Città eterna" hanno trovato il luogo migliore dove testare freni, sospensioni e telai!
Buche stradali
Quasi 25mila richieste arrivate all'amministrazione centrale per risarcimento danni, un’infinità di (inutili e del tutto infruttuose) polemiche e, purtroppo, anche qualche incidente grave. Quello delle buche stradali a Roma - ve ne abbiamo parlato in diverse e numerose occasioni - è purtroppo un problema serio e, a quanto pare, irrisolvibile. Reale minaccia per tutti gli utenti della strada e, in particolare, per noi motociclisti, il “fenomeno” ha tuttavia attirato nella Capitale (e non c’è niente di cui vantarsi) chi delle irregolarità del manto stradale ne fa, per lavoro, un vero e proprio laboratorio con cui testare la capacità dei mezzi di assorbirle in sicurezza. Complice il fatto di essere la città carrabile più estesa d’Europa, Roma è infatti da anni il luogo ideale scelto da ingegneri e tester che, tra buche, sampietrini, avvallamenti e cunette hanno trovato nella Capitale la miglior sfida per mettere alla prova moto e scooter in fase di progettazione. Come riportato da un recente articolo pubblicato su il Messaggero, la questione è cosa nota in quasi tutto il mondo, specialmente in Giappone: un tecnico di Yokohama - scrive il quotidiano romano - rimase tanto colpito dalla “particolare” condizione di piazza Venezia che lo indicò come il tratto perfetto per testare le nuove gomme per moto dell'azienda giapponese, ma anche sospensioni, freni, telai e ruote dei futuri modelli di moto e scooter! Una notizia che fa sorridere con amarezza.  Ricordiamo all’amministrazione romana, sempre pronta a scaricare le responsabilità su altri dando il via ad infruttuose ed anzi dannose polemiche, che i cittadini meritano rispetto: chi tutti i giorni monta in sella ed attraversa la città non lo fa di certo per testare doti e qualità ciclistiche del proprio mezzo, né tantomeno per esercitarsi con slalom e atterraggio dai salti!
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