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Blocchi traffico Genova: stop alle moto Euro 0, vespisti in rivolta

Con un'ordinanza di fine anno il sindaco di Genova ha vietato, a partire dal febbraio, la circolazione di moto e scooter Euro 0 con motore 2 tempi. La numerosissima comunità di vespisti genovesi non l'ha presa affatto bene e ha protestato con forza, ottenendo lo slittamento del divieto
I vespisti non ci stanno
I blocchi del traffico che hanno di recente interessato Roma (con le targhe alterne) e Milano (con blocco totale) non sono stati in realtà gli unici provvedimenti varati al fine di limitare lo smog nelle aree urbane. Il 30 dicembre il sindaco di Genova Marco Doria ha vietato, a partire da febbraio, la circolazione dalle sette del mattino alle sette di sera di moto e scooter Euro 0 con motore a 2 tempi. Con ben 180mila abitanti che quotidianamente si spostano sulle due ruote, Genova vanta il numero più alto in Italia di motociclisti; moltissimi (quasi 18mila) sono vespisti e la decisione promossa dai due assessori Italo Porcile e Anna Maria Dagninola è stata vissuta da molti appassionati come un "sacrilegio": vietando la circolazione degli Euro 0, la Vespa potrebbe infatti  “morire” nella stessa città in cui è nato Enrico Piaggio.
Il Vespa Club di Genova e l’Associazione Genova a due ruote hanno chiesto più tempo: “Vogliamo almeno la proroga di un anno - hanno spiegato - poche settimane non bastano alle persone per organizzarsi. Oltretutto questa città ha un servizio di autobus carente”.
Una richiesta più che legittima che è stata in parte accolta: il divieto agli Euro 0 scatterà col 1 di aprile e le fasce orarie subiranno “minimi ritocchi”. “L’inquinamento da biossido di azoto c’è - spiega l’assessore all’Ambiente Italo Porcile - Io adoro il Vespino, l’ho anche avuto, ma l’Euro 0 inquina maledettamente e la salute pubblica è più importante: la correlazione tra l’inquinamento provocato dai 20.000 motocicli Euro 0 a 2 tempi e la qualità dell’aria è inequivocabile. Stiamo chiedendo uno sforzo ai cittadini, per difendere un bene comune, l’aria che respiriamo”. La limitazione riguarda i veicoli Euro 0 a 2 tempi e quindi le Vespe costruite prima del 1999, tuttavia, come sottolineato dal presidente dell’Associazione 2 ruote in città Romolo Benvenuto, chiedere “alle famiglie di stravolgere le loro abitudini avviando 20.000 moto alla rottamazione”  potrebbe non essere la strada giusta per raggiungere il fine. Il capogruppo PD in consiglio comunale Simone Farello ha criticato l’operato della Giunta Doria per “aver sbagliato nel merito e nel metodo”, aggiungendo che “Se c’è un’emergenza nazionale smog, serve un provvedimento nazionale, ogni Comune non può fare a modo suo. Parlamento e Governo devono individuare le regole, provvedimenti di questa natura non si possono assumere senza un confronto”.
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