Aurus Escort, moto elettrica per la scorta di Putin
I disegni sono di un brevetto russo per una moto totalmente elettrica, la Aurus Escort dovrebbe andare a far parte del parco mezzi dei servizi di scorta dei diplomatici russi e anche del presidente Putin
Image
News
Scorta ecologica
Per ora sono solo disegni, ma quella che vedete dovrebbe essere la moto che andrà a far parte del parco mezzi delle scorte che affiancano i movimenti dei politici russi durante le uscite pubbliche e quindi anche il presidente Putin. La moto dovrebbe arrivare tra un paio di anni (2022 o 2023) e a vedere dagli schizzi al computer si mostra con un aspetto piuttosto turistico, un mix tra la BMW R 1250 RT e una Honda Pan European, con tanto di parabrezza alto e regolabile, una seduta comoda con schiena eretta, una coppia di valigie laterali (immancabili sulle moto da polizia) e... un motore elettrico. Infatti la Aurus Escort, così dovrebbe chiamarsi la moto, punta ad essere un prodotto attento alle emissioni, oltre che alla sicurezza dei diplomatici. Sviluppata dal centro di ricerca scientifica statale (FSUE NAMI) e dalla Kalashnikov, la Aurus Escort ha già un acquirente importante, la UST, il servizio di sicurezza federale, che dovrebbe utilizzarla come moto utilizzata dal personale delle scorte.
Il motore dovrebbe avere 150 CV, mentre del pacco batterie non si sa ancora nulla, né della sua "capacità" né durata e tempi di ricarica.
Tecnicamente la Aurus Escort dovrebbe avere telaio e forcellone in lega di alluminio, mentre all'avantreno spicca la sospensione di tipo Hossack, cioè una forcella con steli rigidi su cui lavora un ammortizzatore collegato ai bracci e al telaio. Una soluzione tecnica già vista sulle BMW K, il Duolever, con funzione di separare la funzione ammortizzante dallo sterzo, per rendere quest'ultimo neutro anche sulle buche e imperfezioni più profonde, a tutto vantaggio della guidabilità.
Per ora sono solo disegni, ma quella che vedete dovrebbe essere la moto che andrà a far parte del parco mezzi delle scorte che affiancano i movimenti dei politici russi durante le uscite pubbliche e quindi anche il presidente Putin. La moto dovrebbe arrivare tra un paio di anni (2022 o 2023) e a vedere dagli schizzi al computer si mostra con un aspetto piuttosto turistico, un mix tra la BMW R 1250 RT e una Honda Pan European, con tanto di parabrezza alto e regolabile, una seduta comoda con schiena eretta, una coppia di valigie laterali (immancabili sulle moto da polizia) e... un motore elettrico. Infatti la Aurus Escort, così dovrebbe chiamarsi la moto, punta ad essere un prodotto attento alle emissioni, oltre che alla sicurezza dei diplomatici. Sviluppata dal centro di ricerca scientifica statale (FSUE NAMI) e dalla Kalashnikov, la Aurus Escort ha già un acquirente importante, la UST, il servizio di sicurezza federale, che dovrebbe utilizzarla come moto utilizzata dal personale delle scorte.
Il motore dovrebbe avere 150 CV, mentre del pacco batterie non si sa ancora nulla, né della sua "capacità" né durata e tempi di ricarica.
Tecnicamente la Aurus Escort dovrebbe avere telaio e forcellone in lega di alluminio, mentre all'avantreno spicca la sospensione di tipo Hossack, cioè una forcella con steli rigidi su cui lavora un ammortizzatore collegato ai bracci e al telaio. Una soluzione tecnica già vista sulle BMW K, il Duolever, con funzione di separare la funzione ammortizzante dallo sterzo, per rendere quest'ultimo neutro anche sulle buche e imperfezioni più profonde, a tutto vantaggio della guidabilità.
Foto e immagini
Aggiungi un commento