Assicurazione moto, prezzi delle polizze in crescita con il ddl Concorrenza
Il ddl Concorrenza prevede l'estensione del sistema dell'indennizzo diretto a tutte le compagnie, anche quelle estere, operanti in Italia. Confindustria ANCMA teme un rialzo dei costi della polizze e chiede al Governo un tavolo per riformare il sistema
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Politica e trasporti
Approvato dalla Camera, il ddl Concorrenza contiene, tra le altre cose, anche nuove disposizioni in fatto di assicurazioni. In particolare il meccanismo del CARD, cioè il Risarcimento Diretto a cui oggi aderiscono le imprese assicurative italiane, verrà esteso anche a quelle operanti in Italia ma con sede legale in altri Paesi europei. Una novità che, come più volte evidenziato preoccupa, e non poco, Confindustria ANCMA, che oggi è tornata a chiedere “un tavolo per la riforma”. Evidenziando il “notevole aumento dei premi a cui andranno incontro gli oltre 500mila motociclisti assicurati fuori dalla procedura CARD”, l’Associazione ha denunciato la necessità di “un’azione di riforma” del sistema, citando tra i sostenitori di tale posizione lo stesso presidente dell'IVASS Luigi Signorini. Ma andiamo con ordine.
Cos’è e come funziona il regime CARD
Introdotto dal 1° febbraio 2007, il regime CARD o “indennizzo diretto” è la procedura che, in caso di incidente stradale, consente ai danneggiati di essere risarciti direttamente dal proprio assicuratore. In pratica, è la compagnia con cui si è assicurati che risarcisce in caso di incidente, secondo un procedimento contrario a quello previsto dal risarcimento ordinario - cioè NO CARD - che, appunto, prevede invece che sia la compagnia del responsabile del sinistro a risarcire il danneggiato.
Perché “non funziona”
Il meccanismo ha avuto negli anni effetti positivi sui premi assicurativi e, soprattutto, sui tempi del risarcimento nel settore auto, dimostrandosi però del tutto inadeguato per ciò che riguarda le due ruote. Come evidenziato dallo studio commissionato da ANCMA all’Università LUISS, nel caso delle moto, la convenzione CARD ha generato infatti “effetti distorsivi sulle polizze” proprio a causa della rigidità del meccanismo di rimborso a forfait. In più occasioni, l’indennizzo diretto era stato indicato dalla stessa ANCMA come la causa del graduale aumento dei premi assicurativi pagati dai motociclisti con gravi ripercussioni sulle vendite dei mezzi a due ruote.
Aumento dei premi assicurativi
È chiaro dunque che con l’estensione del regime CARD anche alle compagnie assicurative operanti in Italia ma con sede legale in altri Paesi europei, i premi non potranno che crescere ulteriormente. Non potendo più beneficiare delle tariffe ridotte che le compagnie No-CARD potevano loro offrire, i motociclisti possono quindi aspettarsi dal prossimo anno rincari compresi tra il 20 e l’80% in base alle regioni di residenza.
Cos’è e come funziona il regime CARD
Introdotto dal 1° febbraio 2007, il regime CARD o “indennizzo diretto” è la procedura che, in caso di incidente stradale, consente ai danneggiati di essere risarciti direttamente dal proprio assicuratore. In pratica, è la compagnia con cui si è assicurati che risarcisce in caso di incidente, secondo un procedimento contrario a quello previsto dal risarcimento ordinario - cioè NO CARD - che, appunto, prevede invece che sia la compagnia del responsabile del sinistro a risarcire il danneggiato.
Perché “non funziona”
Il meccanismo ha avuto negli anni effetti positivi sui premi assicurativi e, soprattutto, sui tempi del risarcimento nel settore auto, dimostrandosi però del tutto inadeguato per ciò che riguarda le due ruote. Come evidenziato dallo studio commissionato da ANCMA all’Università LUISS, nel caso delle moto, la convenzione CARD ha generato infatti “effetti distorsivi sulle polizze” proprio a causa della rigidità del meccanismo di rimborso a forfait. In più occasioni, l’indennizzo diretto era stato indicato dalla stessa ANCMA come la causa del graduale aumento dei premi assicurativi pagati dai motociclisti con gravi ripercussioni sulle vendite dei mezzi a due ruote.
Aumento dei premi assicurativi
È chiaro dunque che con l’estensione del regime CARD anche alle compagnie assicurative operanti in Italia ma con sede legale in altri Paesi europei, i premi non potranno che crescere ulteriormente. Non potendo più beneficiare delle tariffe ridotte che le compagnie No-CARD potevano loro offrire, i motociclisti possono quindi aspettarsi dal prossimo anno rincari compresi tra il 20 e l’80% in base alle regioni di residenza.
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