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MotoGP Promossi&Bocciati: che dolori per Marquez, Rins e Crutchlow, El Diablo e Dovi se la ridono

Quartararo vince la prima gara della sua carriera facendo lo Stoner della situazione, DesmoDovi trasforma un weekend da incubo nel suo miglior risultato a Jerez. L'infermeria è piena, ma MM93 già fa il conto dei giorni che lo separano dal rientro, mentre Valentino Rossi studia i dati per capire come ritrovare la velocità in sella alla M1
Il mondiale è ripartito, ma che botti! Tante cadute, sorpassi da urlo, giovani che si consacrano e leggende del motorsport in difficoltà: con Guido Sassi andiamo ad analizzare i temi salienti del gran premio di Spagna in Promossi&Bocciati.

Chi piange, chi ride
I vincitori morali di questo primo appuntamento mondiale sono due: ovviamente iniziamo da Fabio Quartararo, che alla sua seconda stagione in classe regina si toglie la soddisfazione di vincere la sua prima gara e di andare in testa al mondiale. In questi primi 18 mesi di MotoGP in molti lo hanno paragonato a Marc Marquez o Valentino Rossi. Per come si sta sviluppando la sua carriera però forse il paragone più calzante è con Casey Stoner: pole position ma niente vittorie nel primo campionato, dominatori nella seconda stagione. Entrambi non hanno vinto molto nelle categorie minori, entrambi hanno nella velocità pura il proprio talento più brillante.
L'altro vincitore di giornata, anche se dal “basso” del terzo gradino del podio, è Andrea Dovizioso: era arrivato a Jerez con i postumi di un'operazione alla clavicola, per tutto il weekend ha cercato invano il feeling con la Desmosedici. Ma in un weekend a eliminazione ha riportato la Ducati sul podio e avrà almeno un altro fine settimana per cercare di limare i problemi della sua GP20 e accumulare punti di vantaggio sul grande assente, Marc Marquez.
In testa al gruppo dei piloti che piangono, di dolore e frustrazione, c'è proprio l'otto volte campione del mondo. L'entità dell'infortunio è da valutare, ma la partenza ad handicap nel campionato si somma al weekend perfetto di tutti i suoi avversari. Quartararo, Vinales e Dovizioso sono andati a podio, e Marc li dovrà guardare in tv spartirsi punti anche nel prossimo weekend.
Fanno compagnia alla Formica Atomica Alex Rins e Cal Crutchlow. Il primo ha subìto una frattura all'omero come MM93, il secondo ha rotto lo scafoide della mano sinistra. Lo spagnolo difficilmente correrà questo fine settimana, l'inglese invece ci proverà.
Chiude la fila degli scontenti Valentino Rossi, che male non si è fatto, ma ha patito ogni sorta di difficoltà alla guida della sua M1: la soluzione alla mancanza di grip non arriva, e il Dottore si è dovuto ritirare per lo spegnimento della moto quando era ottavo. Così non va, ma il vero problema è che la soluzione alle complicazioni in tema gomme sembra lontana dall'essere stata individuata.

Oscar del sorpasso
Con una rimonta dalla 16esima alla seconda posizione, sui sorpassi di Marc Marquez a Jerez ci si potrebbe fare un film, ma il duello più bello forse lo ha avuto con Jack Miller, al quale ha preso la terza posizione a cinque giri dal termine. È stata l'ultima spericolata manovra del campione di Cervera prima della caduta, un sorpasso che è stato doppio perché l'australiano ha opposto una tenace resistenza. Prima Marc lo ha infilato alla 13, poi il ducatista ha sfruttato il motore della propria Desmosedici per replicare in fondo al rettilineo di partenza. Nonostante Jack avesse chiuso bene il sorpasso senza andare lungo, il pilota Honda è stato ancora più tosto, puntando l'interno della curva 2. Lo spagnolo ha guadagnato la terza piazza con un'entrata decisa e pulita, aiutando l'ingresso con un leggero controsterzo, per mettersi subito alla caccia di Vinales.

Data check
La gara di Valentino è durata solo 18 giri, fino a quando il motore della sua M1 non è andato in protezione, obbligandolo al ritiro. Guardando il cronologico dei giri si riscontra un passo discreto, intorno al 39”5, pur senza grossi spunti di velocità. Il miglior passaggio del Dottore è stato segnato in 1'39”163, mentre Quartararo per ben 12 volte è sceso sotto il muro del 39” e Vinales lo ha fatto in 5 occasioni. Rossi paga la prestazione al francese in tutti i settori a eccezione del secondo, e i tempi non evidenziano un problema di degrado. Si può riassumere la questione affermando insomma che manca la velocità, ma Rossi si è mostrato moderatamente ottimista sul remake della gara che ci sarà tra sette giorni: “Abbiamo dei dati su cui lavorare e tornare a correre sulla stessa pista ci può aiutare a capire in che direzione lavorare”.

Meditate gente
Premesso che i tempi del recupero di Marquez si potranno conoscere solo a operazione conclusa, escludere lo spagnolo dalla lotta per il mondiale è oggi prematuro. Se anche Marc non riuscisse a essere in pista in Repubblica Ceca e tornasse non al cento per cento in Austria, i suoi avversari sembrano essere almeno tre. A Jerez e Brno le Yamaha sembrano trovarsi piuttosto a loro agio, a Spielberg il motore conta e Ducati ha i favori del pronostico. In questo momento si può ipotizzare un campionato dove Quartararo, Vinales e Dovizioso si rubano punti a vicenda, con MM93 che rientra senza un distacco eccessivo, rendendo possibile una rimonta in campionato nel finale di stagione. Sempre che El Diablo non diventi un vincitore seriale...
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