MotoGP 2019, Morbidelli: “Impossibile ripetere quello che ha fatto Valentino Rossi”
MotoGP news – Franco Morbidelli nel 2019 sarà pilota Yamaha, nei test dello scorso novembre ha dimostrato di trovarsi molto bene con la M1 e ha intenzione ci continuare a fare bene: "La M1 è bella da guidare, rapida, lascia grande libertà al pilota" e non esclude nemmeno di poter battere il suo mentore Valentino Rossi: "In fondo, ogni tanto succede anche in allenamento al Ranch”
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"La M1 è bella da guidare"
Nel 2019 Franco Morbidelli vestirà i colori del nuovo team Yamaha Sic Petronas, il suo debutto con la M1 nei test di Valencia e Jerez è stato assai positivo: l’italiano, che arrivava da una stagione opaca in Honda, si è trovato subito a suo agio con la nuova moto, piazzandosi con facilità nella top ten. Morbidelli in questa nuova avventura potrà anche contare su un capotecnico di grande esperienza: Ramon Forcada, per anni braccio destro di Lorenzo e poi Vinales nel team ufficiale della casa di Iwata. "Morbido" è quindi ottimista: “Dal primo giro fatto nei test mi sono reso conto che sarà un anno diverso. Divertente. La M1 è bella da guidare, rapida, lascia grande libertà al pilota. Valentino aveva ragione: c’è qualche problema da risolvere. Ma coi suoi consigli e quelli di Viñales, credo che a marzo saremo pronti. E poi avrò accanto a me Ramon Forcada, che da capotecnico ha vinto diversi mondiali”. Potrà lottare quasi ad armi pari con Rossi, a cui è stato già davanti nei test, e sul batterlo in pista Morbidelli ha detto: “Non so se accadrà, ma non ci vedo niente di strano. Il mio obiettivo sarà di essere il più veloce tra i piloti dei team satellite, magari mettermi dietro qualche volta gente come Lorenzo o Dovizioso. E allora, perché non Valentino? In fondo, ogni tanto succede anche in allenamento al Ranch”. In pista, insomma, non esistono amici, anche se Valentino Rossi è pur sempre uno dei piloti più grandi del motociclismo e nonostante i 40 anni che sta per compiere, è sempre un difficile avversario in pista. Ogni anno che passa Rossi è sempre più vicino al ritiro e il suo allievo ha commentato: “Il suo posto non lo prenderà nessuno, mai. Impossibile ripetere quel che ha fatto. Però io e qualche altro pilota italiano potremo regalare delle belle cose per tenere viva l’attenzione e la passione dei tifosi. E in fondo, sarà come se continuasse a vincere. Il livello del nostro motociclismo si è alzato incredibilmente, grazie anche alla “scuola” di Rossi”.
Nel 2019 Franco Morbidelli vestirà i colori del nuovo team Yamaha Sic Petronas, il suo debutto con la M1 nei test di Valencia e Jerez è stato assai positivo: l’italiano, che arrivava da una stagione opaca in Honda, si è trovato subito a suo agio con la nuova moto, piazzandosi con facilità nella top ten. Morbidelli in questa nuova avventura potrà anche contare su un capotecnico di grande esperienza: Ramon Forcada, per anni braccio destro di Lorenzo e poi Vinales nel team ufficiale della casa di Iwata. "Morbido" è quindi ottimista: “Dal primo giro fatto nei test mi sono reso conto che sarà un anno diverso. Divertente. La M1 è bella da guidare, rapida, lascia grande libertà al pilota. Valentino aveva ragione: c’è qualche problema da risolvere. Ma coi suoi consigli e quelli di Viñales, credo che a marzo saremo pronti. E poi avrò accanto a me Ramon Forcada, che da capotecnico ha vinto diversi mondiali”. Potrà lottare quasi ad armi pari con Rossi, a cui è stato già davanti nei test, e sul batterlo in pista Morbidelli ha detto: “Non so se accadrà, ma non ci vedo niente di strano. Il mio obiettivo sarà di essere il più veloce tra i piloti dei team satellite, magari mettermi dietro qualche volta gente come Lorenzo o Dovizioso. E allora, perché non Valentino? In fondo, ogni tanto succede anche in allenamento al Ranch”. In pista, insomma, non esistono amici, anche se Valentino Rossi è pur sempre uno dei piloti più grandi del motociclismo e nonostante i 40 anni che sta per compiere, è sempre un difficile avversario in pista. Ogni anno che passa Rossi è sempre più vicino al ritiro e il suo allievo ha commentato: “Il suo posto non lo prenderà nessuno, mai. Impossibile ripetere quel che ha fatto. Però io e qualche altro pilota italiano potremo regalare delle belle cose per tenere viva l’attenzione e la passione dei tifosi. E in fondo, sarà come se continuasse a vincere. Il livello del nostro motociclismo si è alzato incredibilmente, grazie anche alla “scuola” di Rossi”.
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