Yamaha MT-09, motore 890 e 118 CV per la Euro 5?
Secondo quanto riportato dall'autorità federale tedesca per i trasporti, il tre cilindri Yamaha montato su MT-09, Tracer, XSR e Niken per rientrare nella normativa Euro 5 crescerà di cilindrata fino a 890 cm3 e avrà 4 CV in più
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La Euro 5, nonostante la pandemia abbia bloccato la produzione per qualche mese, entrerà in vigore da gennaio del prossimo anno e obbligherà i costruttori a rivedere i propri motori perché rispettino i requisiti imposti dalla nuova normativa. A quanto pare Yamaha ha già messo mano al suo tre cilindri da 847 cm3 montato su MT-09 (qui la nostra prova) e le altre moto della famiglia (Tracer, Niken e XSR). Il prossimo anno, dunque, le moto della famiglia MT riceveranno in dote un motore con una cilindrata maggiorata a 890 cm3 che porterà anche a un aumento dei CV a 118, 4 CV in più rispetto alla precedente unità. Secondo i dati riferiti dall'ente tedesco che si occupa delle emissioni dei veicoli, il nuovo motore, oltre a erogare 118 CV, sarà in grado di limitare le emissioni di monossido fino a 366 mg/km, gli idrocarburi incombusti fino a 34 mg/km e gli ossidi di azoto a 9 mg/km. La cilindrata di 890 è una supposizione data dal codice con cui l'MT è segnata nel documento tedesco, MT890D. Seguendo la stessa logica infatti, l'unità attuale è registrata col codice MTN850, quella del bicilindrico MT-07 da 689 è MTN690, mentre la MT-10 da 998 cm3 è MTN1000.
L'aumento di cilindrata ormai è da considerarsi una prassi per i costruttori che devono far fronte all'inasprimento delle norme anti inquinamento, difatti la crescita della cubatura consente di compensare le "strozzature" a cui sono sottoposti i motori per ridurre le emissioni inquinanti, senza per questo diminuire i CV disponibili. L'MT-09 e le sue sorelle, dunque seguono la strada della Tracer 700 che per prima ha adottato motori conformi alla Euro 5 (cliccate qui per la nostra prova con video). La nuova MT potrebbe essere presentata questo autunno, quando le case sveleranno le loro novità per il 2021.
La Euro 5, nonostante la pandemia abbia bloccato la produzione per qualche mese, entrerà in vigore da gennaio del prossimo anno e obbligherà i costruttori a rivedere i propri motori perché rispettino i requisiti imposti dalla nuova normativa. A quanto pare Yamaha ha già messo mano al suo tre cilindri da 847 cm3 montato su MT-09 (qui la nostra prova) e le altre moto della famiglia (Tracer, Niken e XSR). Il prossimo anno, dunque, le moto della famiglia MT riceveranno in dote un motore con una cilindrata maggiorata a 890 cm3 che porterà anche a un aumento dei CV a 118, 4 CV in più rispetto alla precedente unità. Secondo i dati riferiti dall'ente tedesco che si occupa delle emissioni dei veicoli, il nuovo motore, oltre a erogare 118 CV, sarà in grado di limitare le emissioni di monossido fino a 366 mg/km, gli idrocarburi incombusti fino a 34 mg/km e gli ossidi di azoto a 9 mg/km. La cilindrata di 890 è una supposizione data dal codice con cui l'MT è segnata nel documento tedesco, MT890D. Seguendo la stessa logica infatti, l'unità attuale è registrata col codice MTN850, quella del bicilindrico MT-07 da 689 è MTN690, mentre la MT-10 da 998 cm3 è MTN1000.
L'aumento di cilindrata ormai è da considerarsi una prassi per i costruttori che devono far fronte all'inasprimento delle norme anti inquinamento, difatti la crescita della cubatura consente di compensare le "strozzature" a cui sono sottoposti i motori per ridurre le emissioni inquinanti, senza per questo diminuire i CV disponibili. L'MT-09 e le sue sorelle, dunque seguono la strada della Tracer 700 che per prima ha adottato motori conformi alla Euro 5 (cliccate qui per la nostra prova con video). La nuova MT potrebbe essere presentata questo autunno, quando le case sveleranno le loro novità per il 2021.
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