Parigi dice addio ai monopattini
Come previsto dal 1° settembre spariranno dalle vie della capitale francese le 15.000 “trottinettes” in condivisione gestite da Dott, Lime e Tier Mobility. Una decisione presa con il referendum votato in aprile e ora operativa
Una fine annunciata
Dal 1° settembre a Parigi non ci saranno più monopattini in sharing. I tre operatori Dott, Lime e Tier Mobility hanno tempo fino alla mezzanotte del 31 agosto per rimuovere tutti gli esemplari presenti ancora sulle strade della capitale francese nel rispetto del risultato del referendum tenutosi lo scorso aprile. Una consultazione dove l’89% dei votanti ha deciso la fine dell’esperienza della micromobilità condivisa malgrado la bassa partecipazione che ha visto soltanto il 7% degli aventi diritto recarsi alle urne. Arrivati nel 2018, i monopattini elettrici si sono diffusi rapidamente sotto la Torre Eiffel fino ad arrivare a 15.000 unità che ora saranno rimosse dai responsabili delle società di nolo. Secondo indiscrezioni i mezzi parigini saranno riposizionati in altre città francesi, come Bordeaux e Lille, ed europee, quali Berlino, Londra e Copenaghen, dove la domanda delle due ruote in sharing è in ascesa. Una scelta, quella di indurre il referendum, arrivata dopo le numerose lamentele giunte all’amministrazione cittadina, come ha affermato la sindaca Anne Hidalgo, per la “difficile coabitazione tra pedoni, ciclisti, monopattini, taxi, furgoncini e bus” e per l’aumento degli incidenti che vedevano coinvolti proprio i mezzi della micromobilità. Un numero in costante crescita (+189% dal 2019) che ha portato nel 2022 a registrare 459 incidenti con 3 morti e 426 feriti.
Cresce il bike sharing
L’addio dei tre operatori genera preoccupazione per i numerosi posti di lavoro che andranno persi (si parla di circa un migliaio di persone) e per le difficoltà di spostamento che avranno migliaia di utenti che utilizzavano i veicoli in condivisione per recarsi al lavoro o per muoversi in agilità per la Ville Lumière. Inoltre, la rinuncia di un mezzo a batterie potrebbe comportare un aumento delle emissioni dovute ai trasporti se i viaggi in monopattini saranno sostituiti con mezzi più inquinanti. Secondo Lime, uno dei tre operatori attivi a Parigi, le proprie 5.000 “trottinettes” avrebbero percorso dal 2018 ben 87.451.328 km evitando il rilascio in atmosfera di 28.613 tonnellate di CO2, nonché di una quantità rilevante di inquinanti. Benefici che probabilmente continueranno a persistere con gli utenti dei monopattini che passeranno a bici ed e-bike dei servizi di bike sharing che si sono rinforzati negli ultimi anni, grazie anche alle politiche a favore della mobilità ciclabile promesse dalla prima cittadina. A fare presupporre il passaggio al servizio a pedali sono gli stessi responsabili di Lime che dichiarano il progressivo aumento della propria flotta parigina: le 3.000 bici inserite nel 2018 sono diventate 5.000 nel 2021, 7.000 nel 2022 e oggi arriva a superare quota 10.000 unità. Con l’aumento dei mezzi disponibili cresce pure l’utilizzo (+73% di viaggi nel 2022) e gli utenti (+80% nel 2022), merito anche della maggiore presenza di e-bike in flotta.