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Omicidio stradale, 19enne agli arresti domiciliari per guida in stato di ebbrezza

Tragico incidente avvenuto lo scorso week end sulla provinciale che collega Carlentini a Brucoli, ha perso la vita un ragazzo di 18 anni, applicato il nuovo reato di omicidio stardale: alla guida della vettura c'era un diciannovenne ora agli arresti domiciliari poiché risultato positivo all’alcol test e alla guida di un veicolo troppo potente per il suo status di neopatentato
Omicidio Stradale
Approvato dal Senato circa un paio di mesi fa, il reato di omicidio stradale ha portato a un innalzamento delle pene in caso di omicidio per manovre pericolose o lesioni gravi, portate fino a 18 anni di reclusione, qualora l’investitore abbia abusato di alcol o altre sostanze. Diventato reato dopo un iter durato oltre quattro anni, il DDL è pienamente operativo e la sua applicazione continua a causare polemiche. Ultimo fatto di cronca qualche giorno fa: sulla provinciale 57 che collega Carlentini a Brucoli, durante la notte tra sabato e domenica scorsi, ai soccorritori s’è presentata la scena di una BMW 320d ribaltata sul fianco a seguito di un violento impatto contro un traliccio del telefono. Al suo interno tre compagni di classe, Sebastiano Miceli, 18 anni, che ha perso la vita sul colpo, mentre i due coetanei Emanuele e Simone ne sono usciti praticamente illesi. Emanuele si trova oggi agli arresti domiciliari, poiché accusato, appunto, di omicidio stradale. A seguito dei controlli operati dalle forze dell’ordine, infatti, il diciannovenne è risultato positivo all’alcol test, facendo segnare al misuratore un tasso alcolemico di 0,4 grammi/l, quindi superiore a quello di 0 imposto dalla legge ai neo patentati. A questo si aggiunge l’aggravante dell’eccessiva potenza del veicolo guidato dal neopatentato che, sempre secondo la legge, non può, per i primi tre anni dal conseguimento della licenza, superare i 55 kW di potenza.
Oltre alla tragicità dell’evento in sé, ad appesantire la situazione, le possibili mosse future dell’assicurazione che, trovandosi di fronte ad un 19enne con tasso alcolemico superiore a quanto stabilito e alla guida, per di più, di un veicolo che non avrebbe nemmeno potuto condurre, potrebbe scegliere di pagare i danni alla famiglie della vittima, per rivalersi poi sulla madre di Emanuele in quanto proprietaria della BMW. Una banale leggerezza ha rovinato la vita di due famiglia. Prima di mettersi alla guida di auto o moto, bisogna sempre assicurarsi di essere in regola...
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