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Crisi Marzocchi, Tenneco chiude la fabbrica: a rischio 94 operai

 È concreto il rischio che lo stabilimento Marzocchi di Zola Predosa chiuda i battenti e che 94 operai perdano il lavoro. Una speranza però rimane: oggi ci sarà un incontro con un imprenditore potenzialmente interessato all'azienda. Speriamo...
C'è ancora una possibilità?
Da oltre sessant’anni fornitrice di forcelle per le più importanti case motociclistiche, la bolognese Marzocchi sta per chiudere battenti. La notizia, purtroppo, non è nuova: la multinazionale americana Tenneco infatti, dal 2008 proprietaria di Marzocchi, aveva già annunciato la decisione di cessare definitivamente le attività nello stabilimento di Zola Predosa. Stando a quanto dichiarato dai manager americani, in questi anni l’azienda bolognese non sarebbe stata in grado di fronteggiare adeguatamente la sempre crescente concorrenza asiatica, rendendo così inevitabile una decisione davvero difficile: la chiusura dello stabilimento significherebbe infatti non soltanto la fine di un marchio storico legato alla “terra dei motori”, ma anche il licenziamento dei 94 operai che vi lavorano. “Una situazione gravissima, se un piano di salvataggio non dovesse andare in porto, concluso il percorso di mobilità che è stato attivato per i lavoratori dell’azienda, non solo subentrerà la disoccupazione, ma questo territorio perderà, ancora e per l’ennesima volta, un’eccellenza produttiva di inestimabile valore” ha spiegato Eugenio Martelli (Fiom Cgil), da mesi impegnato nelle trattative.  Nemmeno lo sciopero proclamato dai sindacati in data 23 luglio non ha portato ad alcun risultato: “Uno sforzo congiunto va fatto -ha aggiunto Martelli - perché non è pensabile che l’Emilia Romagna, terra dei motori, perda una delle sue aziende storiche in questo modo. Dove andranno a lavorare quei 94 operai?”. Lo sforzo di cui Martelli parla potrebbe essere compiuto, in questo senso, dall’ingegner Floris Vanzetto di Vrm, imprenditore attivo nel territorio di Zola Predosa che, da qualche tempo, sembrerebbe aver manifestato un certo interesse per l’azienda italiana: l'incontro tra le parti - ecco la bella notizia - è previsto per oggi 28 luglio. Chiaramente, nulla è sicuro o garantito: sul tavolo ci sono infatti diverse questioni che dovranno essere valutate prima di giungere a un possibile accordo. Staremo a vedere.
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